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18 Mag

Papa Giovanni Paolo II: un santo tra noi

Cento anni fa, il 18 Maggio 1920, nasceva a Wadice ( Polonia) Papa Giovanni Paolo II, colui che sarebbe diventato il Pontefice tra i Pontefici, persona dal grandissimo carisma, capace di una umanità tanto intensa da non essere umana, un uomo che è stato capace di entrare nel cuore di milioni di fedeli e, nello stesso tempo, ricevere piena stima dai rappresentanti delle più importanti religioni al mondo.

Terzo di 3 figli, perse la mamma all’età di 9 anni, non conobbe mai la sorella ( morta prima della sua nascita) mentre il fratello medico morì nel 1932 dopo aver contratto la scarlattina curando un paziente. Questi lutti lo portarono a sviluppare un rapporto stretto con il padre, persona molto religiosa che si impegnò con tutte le sue forze per farlo studiare e gli fu accanto fino al 1941 vivendo con lui momenti duri come l’invasione della  Polonia da parte della Germania nel 1939.

Dopo la morte del padre e per sfuggire alle deportazioni naziste Karol Wojtyla lavorò nella cave di pietra della Solvey ( azienda belga che operava nel settore chimico  e delle plastiche) e poichè l’azienda produceva soda caustica, fondamentale per la guerra, al giovane Karol furono risparmiati gli orrori dei campi di concentramento.

Giovanni Paolo II Picture by Hans Hansen

TUTTO QUELLO CHE PROPRIO NON SAI

  • Karol Wojtyla parlava 11 lingue: polacco, slavo, russo, tedesco, inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese, ucraino, latino ed esperanto;
  • Ha posseduto nella sua vita una sola macchina, una Ford Escort celestina del 1975 che oggi quota tra i 3 ed i 5 milioni di dollari;
  • Arrivò al Conclave con l equivalente di 15.000 lire in tasca , tutto quello che il regime polacco gli aveva concesso;
  • E’ stato il primo Papa polacco ed il primo straniero ad essere eletto dopo 445 anni di pontefici italiani;
  • In un primo tempo, avrebbe voluto chiamarsi Stanislao in onore al patrono polacco ma questo nome non rientrava tra quelli tipici della tradizione romana e così scelse di chiamarsi Giovanni Paolo II per continuare a far vivere la memoria del suo predecessore: Giovanni Paolo I;
  • E’ stato un Papa molto sportivo, amava in particolar modo lo sci, l’alpinismo ed il nuoto e per questo è stato soprannominato ” l’atleta di Dio”;

Il Papa con Pertini e la sua immancabile pipa Foto by ANSA

  • Un altro record imbattibile è quello dei viaggi. Giovanni Paolo II ha percorso da solo durante le sue missioni nel mondo un numero di Km ben superiore alla somma di quelli percorsi da tutti i suoi predecessori. Più di ogni altro aveva capito che per parlare al cuore della gente bisognava andare da loro, parlare la loro lingua, conoscere tradizioni e far visita ai loro Paesi. Durante il suo pontificato ha visitato 129 nazioni senza stancarsi di portare la parola di Dio con dolce determinazione ovunque;
  • Nella sua vita, stando ad alcune testimonianze, ha compiuto 3 esorcismi;
  • Nel 1960 con lo pseudonimo di Andrzej Jawien ha pubblicato un testo teatrale su l matrimonio intitolato: La Bottega dell’orefice;
  • In Polonia una moneta porta il suo volto, è stato il primo Papa ad essere  “coniato”;
  • Nel 1985 ha fondato le “Giornate mondiali della gioventù” a riprova del fortissimo legame di fiducia e stima che Papa Giovanni II aveva nei confronti dei giovani che definiva  ” la speranza della Chiesa”.  Nel 2000 in occasione dell’anno del Giubileo fu coniato il termine “Papa boys” per indicare i giovani che in milioni lo seguivano e lo incontravano  annualmente in giro per il mondo donandogli grande forza e sostegno morale oltre che energia. Famosa la frase : “C’è un proverbio polacco che dice: “Kto z kim przestaje, takim sie? Staje’. Vuol dire: “Se vivi con i giovani, dovrai diventare anche tu giovane’. Così io con voi ritorno ringiovanito!   I suoi giovani non lo hanno mai abbandonato ed aumentavano di anno in anno.

   “Se sarete quello che dovete essere, incendierete il mondo!

  • Il Papa aveva un gruppo sanguigno molto raro : A negativo e per questo durante le missioni all’estero portava con sè sempre qualche bottiglia del suo sangue per non avere problemi nel caso di urgenze. Il giorno dell’attentato, 13 Maggio 1981, per fortuna dal Bambin Gesù furono subito trasportate al Gemelli  5 sacche di sangue raccolti per curare i bimbi con quel gruppo così raro. Molto probabilmente senza quel sangue Il Papa non ce l’avrebbe fatta . “Debitores sumus”, dichirò il Pontefice quando in seguito incontrò e ringrazio i medici dei due ospedali;
  • Ha lottato più di ogni altro per la caduta del regime comunista contribuendo alla distruzione del muro di Berlino nel Novembre del 1991.

“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!” ( 22 Aprile 1978- inizio pontificato)

Elezione Papa Giovanni Paolo II 22 Aprile 1978

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Sara Falciani