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7 Gen

Tutto quello che sappiamo sui Magi… ma non è vero

Il 6 Gennaio con l’Epifania, che “tutte le feste porta via”, diciamo ogni anno addio anche all’albero ed al presepe, dopo aver avuto appena il tempo di posizionare davanti alla grotta del Bambinello le statuine dei Re Magi.

Riflettendo sull’identità di questi misteriosi sovrani, giunti sui loro cammelli a Betlemme per adorare il Messia guidati dalla stella cometa, sappiamo tutti più o meno le stesse cose tranne quella più importante ossia: che le notizie “canoniche” a noi giunte sono per lo più false o poco veritiere.

Durante la messa dell’Epifania, le parole del prete hanno fatto sorgere in me qualche dubbio che mi ha portato, dunque, ad approfondire l’argomento.

Ebbene, scordatevi per sempre di Gaspare , Melchiorre e Baldassare e dei loro famosi doni: oro incenso e mirra. Dopo una vita passata a credere che i Re Magi fossero tre ed anche di nazionalità diverse ( un nero, un bianco ed un mediorientale) ho scoperto, innanzitutto, che solo uno dei quattro vangeli, quello di Matteo, ne fa menzione e, soprattutto, che da nessuna parte viene specificato il loro numero, i loro nomi, la nazione di origine ed i doni portati per onorare la nascita del Salvatore.

Il Vangelo ci dice: “Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano:” Dove è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo“.

L’intervento dei Magi ha, tuttavia, conseguenze tristi ed importanti perchè saranno proprio loro ad annunciare la nascita del Salvatore ad Erode che, a quel punto, temendo per la sua vita ed il suo titolo di re ordinerà la strage di primogeniti e costringerà Giuseppe e Maria alla fuga in Egitto.

Documentandomi meglio ho scoperto anche che attribuir loro il titolo di re non è corretto perchè , superando le convinzioni o la visione del vangelo, con il termine “magi” si indicavano i sacerdoti dei Medi, corrispondenti agli attuali curdi. Questi sacerdoti osservavano il cielo, leggevano le stelle e seguivano profezie ma non regnavano su alcun territorio.

Altra leggenda diffusa sulla notte del 6 Gennaio riguarda la stella cometa, che in natura non esiste. La stella e la cometa, infatti, sono due corpi celesti ben distinti tra loro. Il primo a pensare erroneamente che la stella dei Magi fosse una cometa fu probabilmente Giotto che raffigurò nel suo affresco intitolato ” Adorazione dei Magi” (nella cappella degli Scrovegni) una stella dotata di una coda luminosa. Gli studiosi, dopo svariate ricerche, sono giunti alla conclusione che il famoso pittore nel 1301 assistette al passaggio della brillante cometa di Halley che poi riportò , splendente e luminosa, nel suo affresco due anni dopo.

Insomma una serie di notizie un po’ confuse ma, nonostante la delusione, ho appreso al termine della messa anche una bella notizia: per la tradizione cristiana il Natale non termina il 6 Gennaio ma il 2 Febbraio in occasione della festa della Candelora e della presentazione di Gesù al tempio. Per questo vi capiterà di trovare esposto il presepe in molte chiese fino a quella data e noi ne siamo felici ….Melchiorre, Gaspare e Baldassare meritano di godersi il coro dei cherubini e la luce del Bambin Gesu’ dopoil lungo viaggio affrontato mentre la cometa spargeva polvere di stelle per guidarli lungo il cammino.

Ciò che si apprende da bambini è sacrosanto e noi non faremo  eccezione!!

 

 

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Sara Falciani