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11 Nov

San Martino: curiosità della tradizione in Italia e nel mondo

San Martino è, sicuramente, uno dei santi più importanti del Medioevo e più amati non solo in Italia ma anche in Europa, soprattutto in Francia.

Martino, nacque infatti intorno al 315 nella regione della Pannonia (una regione dell’Impero Romano che oggi corrisponde alla moderna Ungheria) e fu indirizzato sin da giovane alla vita militare dal padre che non a caso scelse per lui quel nome (da Marte, dio della guerra). L ‘episodio più importante legato alla sua vita è legata all’incontro con un mendicante In Gallia, regione francese in cui il giovane era stato mandato in missione. Si racconta che Martino mosso a compassione dalle condizioni di povertà e seminudità dell’uomo, che tremava per il freddo, decise di tagliare il suo mantello ( cappa militare) per aiutarlo a coprirsi. Subito dopo questo avvenimento al gentil soldato apparve in sogno Gesù e fu allora che Martino, dopo vent’anni di vita militare, si convertì al Cristianesimo, abbandonò le armi e fondò vicino Poitiers una comunità di asceti che per anni condusse una intensa attività pastorale che lo portò a diffondere la parola del Signore in tutta la Francia, a viaggiare molto ( è il patrono dei pellegrini) ed essere amato dal popolo, quello stesso popolo che lo elesse per acclamazione vescovo di Tours nel 371.

Martino morì l’8 Novembre del 397 ma la sua festa cade solo 3 giorni dopo perchè dopo il decesso del vescovo gli abitanti di Poitiers e di Tours si contesero le sue spoglie ed il funerale si svolse in ritardo.

La festa di San Martino è legata particolarmente al mondo contadino ed infatti proprio in questo periodo si aprivano le botti per assaggiare il vino novello, da qui il proverbio ” A San Martino ogni mosto è vino”. Ci si riuniva in paese per mangiare castagne, bere il vino e festeggiare i frutti della natura.

Il nome del santo è legato, tuttavia, anche alla figura dell’oca per un episodio divertente. Si narra, infatti, che dopo la acclamazione a vescovo di Tours, voluta dal popolo,  Martino che voleva invece rimanere un semplice prete, si rifugiò in un tugurio in campagna ma fu scoperto proprio a causa dello starnazzare delle oche e fu costretto ad accettare l’importante incarico.

Ancora oggi, l’11 Novembre viene festeggiato in Italia e nel mondo con gran calore.

I FESTEGGIAMENTI PER SAN MARTINO…..IN ITALIA

SICILIA: nella bella isola le celebrazioni sono legate al vino novello. Gli abitanti dei paesi si riuniscono mangiando castagne, bevendo e festeggiando anche con i biscotti di San Martino che vengono intinti nel vino novello.

ABRUZZO: in alcuni paesi il 10 Novembre si festeggia la “Festa dei cornuti”. Dopo il tramonto gli uomini sfilano per le vie tra le grida degli abitanti. Terminata questa singolare processione ci si siede a tavola mangiando il tardizionale spezzatino di San Martino mentre il giorno dopo si continua a festeggiare con castagne e vino.

VENETO: in questa regione è molto diffusa l’usanza di mangiare il dolce di San Martino, un biscotto di pasta frolla a forma del santo a cavallo. Inoltre i bambini armati di pentole, mestoli e posate girano tra i negozi chiedendo dolciumi e cioccolatini.

……NEL MONDO

SVIZZERA, GERMANIA,DANIMARCA: in queste nazioni le celebrazioni del santo sono molto legate alla figura dell’oca. Abbiamo già spiegato sopra quale fosse il legame tra il santo e l animale. Le famiglie svizzere, tedesche e danesi l’11 Novembre si siedono a tavola per gustare l’oca cucinata in modi diversi: ripiena con fette di mele o più abbondantemente con castagne, interiora della stessa oca, uvetta passita e miele.

Sempre in Germania, la sera dell’11 Novembre i bambini sfilano per le vie portando delle lanterne colorate, costruite la sera prima e cantando ”Laterne, laterne, sonne, mond un sterne” (Lanterne, lanterne, sole, luna, stelle). La processione è proceduta da un uomo a cavallo che rappresenta il santo. Lungo il cammino i più piccoli con le loro lanterne bussano alla porta delle case ottenendo dai più grandi soldini  e dolcetti.

BOEMIA:in questo Paese oltre a mangiare l’oca, utilizzano l’animale anche per trarre presagi sull’inverno. Se le sue ossa saranno bianche , infatti, l’inverno sarà breve e mite ma in caso di ossa più scure ( marrone) bisognerà prepararsi ad affrontare clima molto rigido, neve e precipitazioni.

PORTOGALLO: anche qui la festa riporta a vino e castagne. Un proverbio dice infatti: ” “assam-se castanhas, prova-se o vinho novo…” che significa “si arrostiscono le castagne, si assaggia il vino nuovo”. San Martino è considerato anche il protettore dei sommeliers e dei fabbricanti di botti. In occasione delle sue celebrazioni molti commercianti portoghesi ne approfittano per far assaggiare anche altre bevande tipiche del periodo come  altre bevande tipiche come l’água-pé, una sorta di vino ad alta gradazione e la jeropiga, tipica bevanda a base di mosto, acquavite e zucchero dall’elevato tasso alcolico.

FRANCIA: stranamente proprio nella “sua terra di adozione” San Martino non è festeggiato ad eccezione dell’Alsazia in cui i bambini che frequentano le scuole bilingue franco tedesche sfilano anche loro per le vie con le lanterne.

SPAGNA: nella caliente Spagna il giorno di San Martino si uccide il maiale ( cose che da noi in Italia del Nord si faceva a Dicembre). Ancora oggi in terra spagnola un famoso proverbio recita:  “A cada cerdo le llega su San Martín” (“Ogni maiale ha il suo San Martino”).

Chiudiamo questa carrellata di tradizioni ricordando un altro importante concetto legato al Santo ossia “l estate di San Martino”. Questo perchè , nonostante l’autunno avanzato, si riteneva che grazie a Martino i giorni corrispondenti alla sua festa fossero caratterizzati da tempo mite e non dal freddo tipico della stagione.

 

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Sara Falciani