Con questo articolo diamo ufficialmente il via alla nostra sezione: “What women want”!
Prima di cominciare una premessa è doverosa: come abbiamo già detto in precedenza, nessuna di noi pensa di avere la verità assoluta in tasca, anche perché trattare un argomento come quello della “psicologia femminile” o per dirla in parole povere “cosa passa in testa alle donne” e pensare di dire sempre la cosa giusta, più che un’impresa folle è pura utopia, d’altra parte, però, noi siamo sicure che molte donne ed uomini si ritroveranno nelle nostre parole e saranno anche lieti di realizzare che magari non sono stati gli unici a non averci capito proprio nulla, perché, cari uomini, una cosa va detta: molto spesso noi donne siamo le prime a non conoscerci o a non capirci salvo poi arrabbiarci con voi perché non sapete davvero come prenderci. Il problema di fondo che poi come conseguenza produce equivoci, incomprensioni, fraintendimenti che possono andare dalla stupida litigata di mezz’ora allo scoppio della bomba di Hiroshima in effetti, molto spesso, sta proprio in questo : LE PERSONE NON SI CONOSCONO ABBASTANZA e questo è un problema che interessa uomini e donne allo stesso modo. Oggi tratteremo solo il mistero del linguaggio femminile ma magari in futuro ci occuperemo anche della psicologia e del linguaggio maschile…e sia chiaro che in questa sede usiamo il termine psicologia in modo assolutamente improprio, quindi prima di continuare la lettura che tu sia uomo o donna caricati di leggerezza ed ironia e non prenderti troppo sul serio. Altro elemento importantissimo per capire il senso di questo articolo : cerca di essere sincero/a con te stesso/a. Cosa vogliamo dire con ciò?
Rivolgendoci soprattutto alle donne vi chiediamo simpaticamente di leggere questo pezzo in maniera rilassata e divertita e non con la spada in mano già sguainata (particolare che non ci scomporrà). Inutile partire in modo rigido e dire: “io non sono così”, “io questa cosa non l’ho mai fatta, né pensata”, “io appartengo ad un’altra categoria” etc perché quando si parla di linguaggio femminile dobbiamo ammettere TUTTE e quando dico TUTTE comprendo anche me stessa che per capire la differenza tra quello che pensiamo, quello che diciamo , quello che volevamo dire e quello che siamo convinte di aver detto dovrebbero confezionare un traduttore direttamente sul pianeta Marte, figuriamoci pretendere comprensione dal cervello semplice e lineare del malcapitato di turno.
Che le donne cambino umore 10 volte al minuto è un dato di fatto che non si discute. Ora, senza indagare i mille motivi del perché ciò avvenga dagli sbalzi ormonali, all’intelligenza emotiva, all’emisfero cerebrale, allo spessore della corteccia etc, quello che c’è da dire è che sicuramente anche il linguaggio femminile risente di questi tsunami emotivi, ragion per cui sarà facile trovarsi di fronte ad una persona che magari è stata dolce e carina per tutto il tempo e poi in meno di un secondo per una presunta parola sbagliata si trasforma in un essere sconosciuto e pericolosissimo peggio che Dott Jeckill e Mr Hyde e cosa ancora peggiore sempre a causa di quella mezza parolina “sbagliata” questo essere inizierà a rinfacciarvi cose successe quando voi non eravate ancora nati. Ok, in questo caso piena solidarietà verso voi uomini. E’ vero: noi donne quando ci parte l’embolo siamo capaci di saltare da un argomento all’altro con l’agilità di Cita tra le liane ma una cosa ve la devo dire e voi dovrete ricordarla ogni volta che sarete ” sul campo di battaglia”: LE DONNE NON SI ACCORGONO DI AVER CAMBIATO UMORE 10 VOLTE AL MINUTO, è qualcosa di assolutamente naturale, come respirare, quindi per noi è tutto assolutamente normale e tranquillo….nessuna onda perfetta, solo una placida calma piatta. E’ qualcosa che ci succede ma di cui noi non abbiamo lucida coscienza al contrario di voi!!
Forse vi sembrerà una cosa stupida e senza senso ma vi posso assicurare che già realizzare questa cosa sarà per voi di grande aiuto se non per risolvere il problema , quantomeno per capire che a volte ” non è colpa di nessuno”!
Siate sinceri: voi ve la prendereste seriamente con un bambino o con un anziano perchè mentre mangiava si è sporcato? Bene, il termine di paragone è più o meno questo.
Fidatevi, partendo da questa consapevolezza anche voi cambierete proprio l’approccio a certe situazioni….basterà ripetervi 100 volte al secondo in quei momenti di delirio: “Perdonala perché non sa ciò che dice”!!
Ora, individuata la fonte del problema come ovviare a tutto ciò o quanto meno provarci?
Quello che leggerete fra due minuti sarà giudicato da alcuni e soprattutto da alcune di voi come la più grande banalità della storia ma credetemi, prima di scriverla io ci ho riflettuto parecchio e sono andata a rispolverare non pochi episodi personali e non, che alla fine mi hanno portato ad affermare, banale per banale, scontato per scontato, noioso per noioso, (fate vobis), uno dei più grandi assiomi dal giorno dell’esplosione del Big Bang: le donne nove volte su 10 affermano esattamente il contrario di quello che vogliono o, forse sarebbe meglio usare il condizionale, di quello che vorrebbero perché ci sono dei casi in cui quello che vogliono non lo sanno nemmeno loro e quelli sono esattamente quei casi in cui non sanno o, pardon, non sappiamo niente se non che quello che l’uomo ha detto o fatto come reazione è ASSOLUTAMENTE SBAGLIATO!
Però torno a ripetervi: non ne siamo pienamente consapevoli, non capiamo subito che a volte non riusciamo a trasmettere a parole quello che abbiamo dentro, finendo per generare solo maggiore confusione e caos!!
Ok: risolvere il cubo di Rubik è 100 volte più semplice lo sappiamo, ma non vi scoraggiate ..alla fine decodificare o “smontare” una donna può diventare anche un gioco stimolante altro che Risiko e la Playstation!!
Gli esempi più scontati che possiamo farvi per dimostrarvi come spesso rispondiamo il contrario sono le classiche risposte da manuale: “bene “alla domanda ” Come stai”? E “niente” alla domanda: “cosa hai”? Tuttavia dietro quel bene e quel niente si nascondono universi sconosciuti e paralleli che probabilmente ci spingeranno a scrivere un articolo a parte solo per loro.
Facendo esempi pratici più semplici possiamo utilizzare un’altra frase abbastanza tipica che ricorre quando c’è una discussione in corso ossia: “non mi va di parlarne”. Ascoltatemi bene: mai e poi mai dovrete interpretare queste parole alla lettera e non fa niente se nel vostro caso quando dite che non volete parlarne significa proprio che non volete parlarne, perché nel linguaggio femminile quella frase significa tutt’altro: ” ti prego chiedimi cosa c’è che non va” oppure “dobbiamo assolutamente parlarne”, o ancora: “ho un bisogno disperato di parlartene”…in una parola: INSISTI!!
Nel caso in cui voi doveste credere a quelle parole e quindi abbandonare completamente il discorso avrete firmato la vostra condanna a morte perché quello che voi considerate un assoluto rispetto della volontà altrui ( peraltro espressamente dichiarata) sarà interpretato dalla donna come totale indifferenza alle sue esigenze ed ai suoi bisogni….un disinteresse che pagherete con una settimana di muso!! Stessa identica cosa nel caso in cui in seguito ad una litigata vi troverete di fronte alla frase : “voglio restare un po’ da sola”. Per favore, non sia mai che decidiate di sparire per due o tre giorni, perché quando vi riaffaccerete non solo il problema iniziale non sarà stato superato ma voi pagherete “la vostra gita fuori porta” con gli interessi e fuori porta, in un altro senso, ci finirete per davvero! Queste due frasi, infatti, sono due tipici esempi ( insomma roba da principianti) o di richiesta indiretta di attenzione e presenza che poi deve finire con tenerezza e coccole dopo un certo tira e molla ( e già, serve anche quello per aumentare l’intensità del piacere al momento della riappacificazione) oppure, ed in questo caso fate ancora più attenzione, si tratterà di una sorta di diabolico modo con cui la donna vi metterà alla prova per capire se ci teniate davvero a lei o no, se siete davvero interessati ai suoi problemi, se la ascoltate mentre vi parla e se siete disposti a dedicarle tutto il vostro tempo fino a quando lei non starà meglio. Tutto chiaro?
VI STA METTENDO ALLA PROVA!
Probabilmente che a lei tenete glielo avrete dimostrato in altri 1000 modi per voi di sicuro più importanti e concreti ma mettevi l’anima in pace: per capirsi è necessario che uomini e donne decidano di farsi una passeggiata su Venere e su Marte per imparare almeno un pochino la lingua dell’altro. E’ inutile che cercate di farglielo capire usando la vostra lingua: rinunciare alla partita di calcetto, non passare a salutare vostra madre, non aiutare vostra sorella col trasloco, ignorare l’invito di un vecchio amico di scuola che avreste incontrato con piacere, non sarà abbastanza per lei perchè lei ritiene che queste cose siano assolutamente normali …il minimo indispensabile, per intenderci!! Avete presente quando i vostri gatti entrano in casa e vi lasciano sul tappeto persiano un bel topo morto o , ancora peggio, pezzi di topo sparsi per casa? Se parlate col gatto vi dirà che nella sua lingua non c’è regalo più bello che lui avrebbe potuto farvi peccato che nella nostra “lingua” quello stesso gesto genera un raccapricciante disgusto.
E’ così difficile da capire?
Se andate in Germania non penserete di essere capiti parlando in italiano quindi perché su Venere e su Marte dovrebbero parlare la stessa lingua??
Più attenzioni e gentilezze le dedicherete, prima risolverete quello che per voi non è un vero problema ma solo un fastidioso sassolino nella scarpa, peccato che la donna lo veda come una montagna insormontabile!
Il problema sta nella nostra emotività che purtroppo fa da cassa di risonanza in ogni situazione. Volete sapere ESATTAMENTE come funziona?
Immaginate di entrare in una stanza ed alla parete è appeso un disegno.
Voi nel disegno vedrete : una casetta, un albero, dei fiori, il sole in cielo ed i più evoluti persino un aquilone. Uscirete dopo pochi minuti sereni come siete entrati.
Dopo 5 minuti entrerà la donna, stessa stanza e stesso disegno. Lei vedrà: la casetta realizzando che la vernice della porta è tutta scrostata e va messa a posto, vicino alla finestra del primo piano c’è una crepa inquietante da segnalare ai Vigli del fuoco, dalla finestra del secondo piano un bimbo si sta sporgendo pericolosamente troppo, ed al terzo piano la signora delle pulizie invece di pulire i vetri li sta sporcando di più. Continuiamo perchè lei noterà anche che i fiori a terra sono stati piantati senza tenere conto degli accostamenti cromatici, le foglie delle rose sono tutte bucate dalle larve, i gerani sono tutti morti perchè sono fiori da balcone e non da terreno e la gramigna sta mangiando le piante buone. ..praticamente il giardiniere non ha rispettato nessuna delle indicazioni ricevute. Il sole è troppo forte e sta bruciando i panni stesi sul terrazzo, l’albero sta facendo cadere la resina sulla macchina nuova ( che voi non avete neanche visto), l’aquilone si è incastrato sull’albero ed un bimbo si sta arrampicando per liberarlo rischiando di rompersi tutte le ossa mentre il cane sta facendo pipì davanti al portone di ingresso!
Bene: secondo voi come volete che esca la donna da quella stanza?? Fresca e riposata come una violetta o presa da mille pensieri e carica come la dinamite per cui alla prima vostra parola ( fosse anche “ciao cara”)….BOOOOOOOOOM!!!!
Ok, torniamo a noi. Partendo da questa nuova consapevolezza armàti di santa pazienza e piccone alla mano attraverso mille attenzioni e parole dovrete ridurre la montagna al sassolino o, comunque, portare lei a vedere il vostro stesso sassolino!! Un gioco divertente, perchè no?
Vi dico anche un’altra cosa: quando il problema non dipenderà direttamente da voi, quindi vi troverete di fronte ad una persona nervosissima perché ha litigato col capo, ha mandato a quel paese la maestra di asilo, ha fatto volare dalla finestra il vicino di casa etc allora più la farete parlare e parlare ( dandole ragione con assoluta dolcezza) prima vedrete sgretolarsi la montagna. Se invece non siete in vena di sentire una pentola di fagioli lamentarsi per più di un’ora allora potete trovare un’ottima soluzione: divano e tantissime carezze silenziose ma delicatamente intense…non altro, capito? In quei momenti non attacca, rischiereste il linciaggio! Se, invece, il cuore del problema fosse voi allora in quei casi ci vorrà molta ma molta più accortezza.
Prendete carta e penna e segnatevi due frasi o possibili reazioni che vi aiuteranno parecchio in quei casi se tutto quello che desiderate è fare pace e chiuderla quanto prima. Volete spiazzare una donna che vuole a tutti i costi litigare??
Parola chiave : DOLCEZZA!!
Risposte del tipo : mi dispiace, ti chiedo scusa ma credimi quando ti dico che proprio non avevo capito” oppure “non era davvero mia intenzione” o “se l’avessi capito non lo avrei mai detto o fatto” possono ridurre il ciclone da forza 5 a forza 2 di botto o nel caso di ” non ne voglio parlare” la risposta più gradita potrebbe essere : ” se insisto non è perché voglio forzarti ma perché davvero mi piacerebbe capire” o ancora: “rispetto la tua volontà se non te la senti ma sappi che se vuoi parlarne io sono qui”. Ebbene in 10 minuti queste parole magiche vi faranno passare dalla grigia e burrascosa tempesta con lampi e fulmini alla pioggerellina fitta: fastidiosa ma fondamentalmente innocua.
Sia chiara una cosa, però: se vi scriviamo tutto ciò non è certo perché voi cominciate a prendere in giro le donne solo perchè non volete sentirle ma proprio per permettervi di avvicinarvi un poco di più al loro modo di vedere e sentire. Lo scopo dell’articolo è quello di facilitare un pochino la comprensione e no di certo quello di aumentare maschere ed ipocrisia anche perché contro l’intuito della donna qualunque battaglia da parte vostra sarà persa in partenza e se non sarete sinceri non farete altro che aggravare la situazione…e poi non dite che non vi avevo avvisato!!!
Non vi interrogate sul perché le donne lo facciano, spesso non lo sappiamo neanche noi, concentratevi solamente sul cosa potete fare voi per “smorzare” il loro impeto e credetemi davvero quando vi dico che non ci sarà niente di più spiazzante per loro di un uomo che non cede a nessuna provocazione e che risponderà con un sorriso e tanta dolcezza…lasciate perdere l’orgoglio, il braccio di ferro non vi porterà da nessuna parte, dovete giocare di astuzia. In quel caso i più forti sarete voi perchè le spingerete a deporre le armi in maniera machiavellica e vi assicuriamo che anche per voi sarà interessante osservare come quando dai cannoni escono fiori e non altra polvere da sparo i fuochi di artificio del finale saranno molto ma molto più piacevoli.
A questo punto mi tocca chiudere l’articolo, non perché non ci sarebbero cento altre cose da dire ma perché per forza di cose non posso costringervi a leggere una enciclopedia. Termino con la piena consapevolezza che alcuni di voi non saranno assolutamente d’accordo con me e penseranno che abbia scritto cavolate, alcune donne (e ne sono certa) pensando di essere Wonder Woman continueranno a mentire a loro stesse ritenendo di essere sempre dirette e dire esattamente quello che vogliono ( illuse!), altri penseranno che abbia scritto cose banali senza rendersi conto che in alcuni casi devi assolutamente specificare di che colore è il cavallo bianco di Napoleone e questo non per permettere che ci si accorga del colore ma proprio per prendere atto della presenza del cavallo!! Ok , pensate quel che volete, io sarò felice per il semplice fatto che ci stiate riflettendo su e se poi maschi o femmine che siate vorrete anche sedervi un attimo e parlare con voi stessi per realizzare che a volte abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica le cose più scontate del mondo perché per noi erano troppo scontate per farci caso, allora ancora meglio …non avremo scritto per nulla ma avremo trasformato il nulla in un simpatico e, forse, utile scritto!!
E saprò accarezzare i nuovi fiori, perché tu m’insegnasti la tenerezza. (Pablo Neruda)