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27 Giu

Infuso all’equiseto: superdrenante con un pieno di energia

Molti di noi, soprattutto in vista dell’estate e della prova costume, sono sempre alla ricerca di rimedi drenanti e tisane miracolose che ci liberino da tutti i liquidi trattenuti nei nostri tessuti.

Quando si parla di proprietà diuretiche ci si imbatte sempre nei nomi delle solite piante: betulla, ananas, finocchio, rosmarino, ginepro etc.

In pochi avranno sentito parlare dell’equiseto, pianta erbacea molto antica tanto da essere considerata un fossile vegetale. Tipico delle zone molto umide da più di 400 milioni di anni l’equiseto nasce spontaneamente vicino a torrenti, stagni e fossi in tutto il mondo ad eccezione di Antartide ed Oceania.

Il suo aspetto ricorda quello del crine di cavallo ed infatti l’etimologia del nome deriva dal latino equus (cavallo) e saeta (setole) da qui il secondo nome di questa pianta conosciuta anche come “coda cavallina” o “erba cavallina”.

Detto ciò torniamo alle proprietà straordinarie, molteplici e sconosciute di questo “fossile verde”.

Ciò che lo caratterizza è la grande quantità di sali minerali e nutrienti, in particolar modo sali di potassio ed acido silicico oltre ad importanti componenti attivi: flavonoidi, tannini e alcaloidi, calcio, magnesio e potassio.

Il suo uso, soprattutto in tempi passati, era legato sia a fini diuretici che emostatici mentre l’alto concentrato di sali minerali rende l’equiseto un valido ed attuale aiuto per rinforzare unghie, capelli ed ossa. Se ne consiglia l’assunzione in caso di osteoporosi, alopecia, tendiniti e per il rafforzamento delle ossa in età adolescenziale. La silice, poi, contribuisce anche alla produzione di collagene che, a sua volta, favorisce lo sviluppo ed il mantenimento dei tessuti connettivi del corpo. Grazie a queste sue proprietà le aziende cosmetiche non solo conoscono ma utilizzano questa pianta per la produzione di creme contro l’invecchiamento o per la pulizia ed il peeling.

Avete capito donne?

Abbiamo già anticipato qualche dettaglio sulle sue qualità diuretiche che favoriscono l’eliminazione delle tossine ma è bene specificare che l equiseto pulisce le vie urinarie ed è quindi consigliato a pazienti che soffrono di infezioni alle stesse, di calcoli renali ed indebolimento della vescica. L’ attività stimolata da flavonoidi e silicati provoca infatti una diuresi puramente idrica che non modifica l’equilibrio elettrolitico.

Ma non è finita qui: la sua attività stimolante è inoltre garantita anche da un certo contenuto di nicotina ragion per cui l’equiseto può essere utile per migliorare la concentrazione, caricarci di energia durante i mesi estivi, accelerare il metabolismo, ridurre lo stress e persino il senso di fame.

Le virtù antibatteriche ed antinfiammatorie unite alla presenza di silice coadiuvano la guarigione in caso di acne, ustioni e ferite per i poteri cicatrizzanti.

CONTROINDICAZIONI

Potremmo dire, a questo punto, di trovarci proprio di fronte ad una pianta miracolosa, tuttavia qualche controindicazione esiste anche nel caso dell’equiseto. Il suo uso, per esempio, è precluso alle donne in gravidanza o durante la fase di allattamento, inoltre è sconsigliato a chi soffre di cuore e di insufficienza renale. Può interagire anche con i farmaci per l’ipertensione quindi se soffrite di alcune patologie particolari o prendete farmaci chiedete sempre consiglio al medico prima di prendere decisioni e scoprire tisane, infusi ed impacchi nuovi.

 

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Sara Falciani