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27 Mag

I love Snoopy and…the Peanuts !!

“Era una notte buia e tempestosa”, basta scrivere questa semplice frase per capire subito chi è il protagonista dell’articolo di oggi. Si, stiamo parlando proprio di lui: il cane o, per essere più precisi, il beagle più famoso del mondo: SNOOPY!!

Tutti sanno che questo simpatico personaggio insieme ai suoi amici nasce dalla fantastica creatività di Charles Monroe Shulz, fumettista statunitense.

Se poesia vuol dire capacità di portare tenerezza, pietà, cattiveria a momenti di estrema trasparenza, come se vi passasse attraverso una luce e non si sapesse più di che pasta sian fatte le cose, allora Schulz è un poeta (Umberto Eco, introduzione alla prima raccolta in italiano dei Peanuts)

Snoopy  fa la sua prima apparizione il 4 Ottobre del 1950 ed insieme principalmente ad un gruppo di bambini dà vita ai  Peanuts animando una serie di strisce di contenuto apparentemente semplice e quasi infantile ma, di fatto, caratterizzate da un’ironia sottilissima attraverso la quale vengono lanciati messaggi e morali trasmessi sempre col sorriso ma che, dobbiamo ammetterlo,  in alcuni casi non sono alla portata di tutti. Il successo mondiale ottenuto da Snoopy ci porterebbe a pensare che questo buffo cagnolino sia nato già come protagonista del fumetto ma, in realtà, le cose non sono andate così: Snoopy nelle sue prime apparizioni era un cane normale e camminava anche a 4 zampe ma  col passar del tempo si è imposto all’attenzione del pubblico con il suo dinamismo, con i suoi pensieri saggi, la sua indipendenza tanto da convincere Shulz nel 1956 non solo a disegnarlo su due gambe  come gli umani ma a farlo danzare, giocare a basket, pattinare e partecipare alle gare di baseball nella squadra del suo padroncino Charlie Brown. Pare che Shulz per disegnare Snoopy si sia ispirato a Spike, il cane di infanzia mentre dietro il personaggio di Charlie Brown con il suo carattere timido, introverso ed un pochino ingenuo si nasconderebbe proprio il disegnatore che nel personaggio un po’ impacciato del “bambino dalla testa tonda” (come Snoopy spesso lo chiama) ha proiettato anche alcune sue esperienze di vita:

Il papà di Shulz era barbiere mentre la mamma era casalinga;

Shulz come Charlie Brown aveva da piccolo un cane di nome Spike, appunto;

Shulz era un bambino molto riservato e sempre un po’ dietro le quinte;

La ragazzina dai capelli rossi  che rappresenta l’amore platonico di Charlie Brown nella vita si chiamava Donna Johnston. Shulz dopo la loro relazione le aveva chiesto di sposarlo ma lei aveva rifiutato.

Dovete sapere anche un’altra cosa sui Peanuts: Shulz non scelse questo nome, anzi a dirla tutta lui non lo digerì mai del tutto. Il titolo originale doveva essere Li’I Folks (personcine) ma un grande distributore di fumetti glielo rifiutò perchè troppo simile ad altre due serie diffuse in quegli anni.

Ma torniamo al protagonista dell’articolo!!

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A QUALE RAZZA APPARTIENE?

La domanda che spesso ci si pone riguarda la razza di Snoopy che in alcuni casi viene descritto come un  beagle ma che spesso nella versione  italiana viene presentato come brachetto. A questo riguardo rispondiamo facendo riferimento alla prima striscia con la quale questo simpatico cagnolino debutta e nell’ambito della quale viene mostrato un cartello con la scritta  ” beagle in vendita” .

Avete ancora dubbi?

IL NOME

Inizialmente si sarebbe dovuto chiamare Spizzy ma in un secondo tempo Shulz si accorse che quel nome era già utilizzato per indicare il personaggio di un’altra serie fumetti. Il fumettista aveva pensato anche al nome di  Spike proprio come il suo cane di infanzia ma alla fine Shulz decise per Snoopy per rispettare la volontà di sua madre Dena (che era norvegese) che in punto di morte aveva espresso questo desiderio:  se avessero preso un terzo cane l’avrebbero chiamato “Snuppa” in norvegese. Tuttavia, Shulz decise di chiamare col nome di Spike uno dei fratelli del “brachetto”.

Il nome degli altri personaggi invece richiama quello di alcuni amici dell’autore nella vita reale.

LA FAMIGLIA

Quello che tutti non sanno è che Snoopy non è un “cane unico” , almeno a livello famigliare. Il simpatico beagle ha, infatti, 7  consanguinei tra fratelli e sorelle  e per la precisione 4 fratelli:  Spike,  Andy, Olaf , Pallino e tre sorelle:  Belle , Molly e Rover.  Questi personaggi compaiono raramente nelle strisce ma ogni tanto Snoopy si relaziona con loro. Il fratello più famoso è Spike, un cane magrissimo che gira con scarpe da ginnastica regalategli da Topolino ed è amico di un cactus..siamo sicure che lo avete visto più di una volta. Belle, invece, abita a Parigi, è chic e ben curata e qualche volta Snoopy va a trovarla.

IL PADRONE

Il famosissimo padrone di Snoopy è Charlie Brown, come tutto il mondo sa. Ma prima di Charlie Snoopy aveva un’altra padroncina : Leila. Eh si, avete letto proprio bene!! Leila aveva acquistato Snoopy dall’allevamento della Quercia e gli voleva molto bene ma i suoi genitori ad un certo punto, dopo essersi trasferiti in un appartamaento nuovo non avevano più voluto il cane in casa ed avevano costretto Leila a riportare indietro Snoopy presso l’allevamento originario dove il beagle fu, in secondo tempo, acquistato da Charlie Brown.

Dite un po’…vi abbiamo stupito o no?

LA CUCCIA

Come ogni cane che si rispetti anche Snoopy ha la sua cuccia anche se il cagnolino americano ne fa un uso un po’ insolito. E’ famoso infatti vedere Snoopy sdraiato sul tetto della sua cuccia ma il dettaglio che vi facciamo scoprire oggi è che, a differenza di quanto si possa credere, la cuccia di Snoopy all’interno non è di certo vuota: un frigorifero, un quadro di Van Gogh, un tavolo da biliardo, un televisore, una biblioteca e tanto altro vi troverete dentro …sempre ammesso che il padrone di casa vi apra la porta!!

L’AMICIZIA

Il miglior amico di Snoopy è Woodstock , un carino giallo che ha paura dei lombrichi e vive su di un albero vicino alla sua caccia. Woodstock parla una lingua cinguettio incomprensibile che solo il beagle capisce.

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I NEMICI

Snoopy odia i gatti a tal punto da definirli: « le erbacce del prato della vita». Il gatto dei vicini poi, è il suo peggior nemico, si chiama “Secondo Conflitto Mondiale” e non compare mai direttamente nella strisce ma solo tramite le terribili zampate che lascia sulla cuccia del povero Snoopy.

GLI HOBBIES

Uno dei passatempi preferiti di Snoopy è fare scherzi e tendere agguati a Linus col fine di sottrargli la famosa coperta ma Snoopy si diverta anche a tirare di boxe contro Lucy che tra i personaggi dei Peanuts con il suo caratterino è l’unica a tenergli testa.

GLI ONORI

Il 2 Novembre 2015 come le più famose celebrità a Snoopy viene dedicata una stella sulla Hollywood Walk of Fame.

Dopo l’incendio dell’Apollo 1 , Snoopy è diventato la mascotte ufficiale della sicurezza aerospaziale ed il Silver Snoopy Award è un premio speciale che la Nasa conferisce all’astronauta che si è distinto per il contributo dato alla ricerca in campo di sicurezza e qualità del lavoro.

Per concludere questo articolo vi diremo che l’ultima striscia dei Peanuts risale al 13 Febbraio 2000.

Shulz, infatti, nel 1999 viene colpito da un ictus e poco dopo scopre di avere un cancro. La chemioterapia e le cure lo rendono debole e non gli permettono più di poter sostenere i ritmi di quel lavoro che per più di 50 anni lo aveva portato a disegnare una striscia quotidiana.

Il fumettista muore il 12 Febbraio del 2000 ed il giorno dopo  esce l’ultima striscia dei Peanuts con la quale attraverso Snoopy il suo papà si congeda:

Cari amici, ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi cinquant'anni. È stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambino. Purtroppo, però, ora non sono più in grado di mantenere il ritmo di lavoro richiesto da una striscia quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano disegnati da qualcun altro, quindi annuncio il mio ritiro dall'attività. Sono grato per la lealtà dei miei collaboratori e per la meravigliosa amicizia e l'affetto espressi dai lettori della mia striscia in tutti questi anni. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy… non potrò mai dimenticarli… Charles Schulz

Shulz nel suo testamento ha richiesto che i suoi personaggi rimanessero genuini e che nessuno si incaricasse di continuarne le avventure , ragion per cui le strisce che continuano a girare sono quelle originali da lui disegnate e pensate distribuite in 75 Paesi.

Come non essergli grato?

Noi d’altra parte sappiamo che Snoopy come i suoi piccoli amici non invecchiano mai e per questo continueremo a seguirli anche quando un piccolo e malizioso beagle guardandoci con occhi furbetti e sgranocchiando un biscotto magari ci distoglierà dal farlo dicendoci:

Non seguitemi: mi sono perso anch'io!! (SNOOPY)

 

 

 

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Sara Falciani