Le nostre feste natalizie sono oramai un lontano ricordo ed il tran tran di tutti i giorni ci ha nuovamente travolto con mille impegni e corse folli per arrivare ogni sera a fare tutto.
Dall’altra parte del mondo invece, nell’antica ed affascinante Asia il 5 Febbraio sarà un giorno di gran festa, si celebrerà il famoso capodanno cinese detto anche capodanno lunare o festa di primavera. Quella del Capodanno è per i cinesi una commemorazione molto importante, probabilmente la festa nazionale principale che ogni anno riporta a casa milioni di persone che per giorni e giorni mandano in tilt i servizi nazionali, (treni, aerei , bus) per far ritorno, appunto, nel villaggio natio e trascorrere finalmente del tempo allegro e sereno insieme alla propria famiglia.
Seguendo il calendario lunario l’anno cinese non comincia sempre lo stesso giorno, come capita da noi, ma, in genere, il giorno del solstizio della seconda luna compreso nel periodo che va dal 21 Gennaio al 19 Febbraio per terminare ogni anno con la famosa festa delle lanterne, appuntamento molto sentito non solo in Cina ma in tanti altri Paesi che seguono questa tradizione dal Vietnam, alla Corea, al Giappone, passando per Singapore e Nepal.
Gli appuntamenti per il Capodanno prevedono ben 15 giorni di festa durante i quali gli abitanti fanno visita ai parenti ed amici più cari cercando di rispettare quanto più fedelmente le tradizioni. Per questo motivo i cinesi, così come i popoli che festeggiano il Capodanno, tenderanno a vestire molto di rosso, ad abbellire le loro case con tanti soprammobili ed oggettistica particolare, appendere nastri rossi, tanto da arrivare, nei casi più estremi, addirittura a dipingere di rosso le pareti.
Il motivo dell’attaccamento a questo colore è un mostro di nome Nian. Una famosa leggenda narra che nell’antica Cina questo mostro era solito uscire un giorno solo durante l’anno per mangiare tutti gli uomini che incontrava sul suo cammino. Nian aveva molto paura del rosso e dei rumori, ragion per cui gli abitanti degli antichi villaggi ogni dodici mesi organizzavano una serata di balli, feste, fuochi d’artificio e spari vestendosi di rosso per sconfiggere il terribile nemico. Da quel giorno questo colore allieta gli animi della gente nel periodo di Capodanno ed è considerato, proprio come da noi, un portafortuna.
Il giorno della vigilia è molto importante ed è dedicato sin dalla mattina alle pulizie di casa che vengono svolte scrupolosamente per spazzare via il male e tutte le tristezze che l’anno che sta per concludersi ha portato. Nei giorni seguenti inoltre non si laveranno i capelli, non si spolvererà più per non cacciare via la fortuna che è entrata in casa , non si useranno forbici e coltelli per evitare di tagliare il filo della fortuna e per favore , cercate di far rompere o cadere qualcosa perché la sfortuna verrebbe subito a farvi visita.
La sera della vigilia, poi, la famiglia si riunisce dinanzi ad un ricco banchetto che prevede moltissime pietanze tra cui ravioli con ripieno di datteri, castagne, persino chicchi d’oro o d’argento. Chi troverà il raviolo più “prezioso” riceverà fortuna durante l’anno. Al centro del tavolo non mancherà mai un grosso pesce che simboleggia la famiglia unita. Il pasto si conclude con la tradizionale Nian Gao, una torta di riso al vapore il cui nome significa “un anno più prosperoso del precedente”.
Il primo giorno di Capodanno le persone, come da noi, si scambiano dei regali ma anche delle buste rosse ( hong bao) contenenti denaro perché si ritiene che le monete scaccino via i demoni. La somma da regalare deve sempre essere pari, infatti somme dispari sono previste il giorno del funerale, inoltre a parte l’8 ( che in Asia è ritenuto numero molto fortunato oltre che simbolo dell’infinito) è vietato donarsi somme di denaro che contengono il 4 ed i suoi multipli. Sempre il primo giorno si svolge la danza del leone ( probabilmente rievocazione del mostro Nian) ed un manichino raffigurante l’animale viene portato in giro tra le vie della città tra danze, canti e fuochi.
Sempre durante le festività del Capodanno le donne sposate si recano in visita a casa dei loro genitori. Noi non ci vedremmo nulla di male ma in Cina questo incontro è molto bello e sentito dal momento che le donne dopo essersi sposate incontrano i genitori molto raramente.
Ma veniamo all’animale dell’anno. Tutti sanno, infatti, che il capodanno cinese è legato ai 12 animali che formano l’oroscopo. Ogni anno se ne sussegue uno ed il 2019 è dedicato al maiale che tra i 12 animali è l’ultimo e simboleggia altruismo, prosperità e benessere. Ci aspetta un anno positivo e fecondo a quanto pare quindi …allegria!!
Terminiamo questo articolo ricordandovi che soprattutto nelle città più grandi come Roma ed in Italia in questi giorni potrete festeggiare anche voi perché tante saranno le iniziative organizzate dalle comunità cinesi per celebrare degnamente il loro nuovo inizio ed allora :
Zhù xīnnián kuàilè, bìng zhì yǐ liánghǎo de zhùfú (I miei migliori auguri per un felice anno nuovo)!