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23 Apr

Vespa Piaggio: 50 special? No…70 anni speciali!!

Oggi è il compleanno di un mito, un cult “Made-in-Italy” che non può passare inosservato.

vespa-928873_1280La Vespa compie 70 anni ed è sempre una ragazzina: fresca, dinamica, chic e senza una ruga. Lo scooter che ha “portato in giro” l’adolescenza di milioni di giovani in tutto il mondo e che insieme a loro si è lanciata alla conquista dei sogni impossibili rappresenta uno dei pochi veicoli nati nella prima metà del secolo scorso oggi ancora in produzione. E pensare che nessuno, neanche sognando ad occhi aperti,  quel lontano 23 Aprile del 1946 si sarebbe mai aspettato un tale successo e quando si parla di successo nel caso di Vespa non parliamo solo di numeri commerciali e di vendite ma di immagine, di tendenza e di simbolo dello stile italiano in tutto il mondo perché la Vespa , ammettiamolo, tutto è tranne che un normale scooter a due ruote.
Sbirciamo allora un po’ nella sua storia a caccia di curiosità e scopriamo insieme come nacque l’idea che portò alla realizzazione di un modello che ha fatto la storia del trasporto su due ruote.

L’illuminazione venne ad Enrico Piaggio che aveva ereditato dal padre un’azienda fino ad allora indirizzata maggiormente alla produzione di mezzi militari. La seconda guerra mondiale era appena finita e la gente aveva voglia di leggerezza, di ritornare a respirare aria pulita e risollevare anima e corpo dopo anni bui e pesanti. La società aveva voglia di “rimettersi in moto” ma le moto tradizionali erano troppo ingombranti e pesanti serviva un mezzo più leggero e ” svelto” in grado di muoversi  agilmente nelle città pronte a svilupparsi ed in attesa di esplodere economicamente e godersi il loro boom.

Nel 1943, alla Piaggio di Biella avevano sperimentato un prototipo l’MP5 (Moto Piaggio 5) detto «Paperino», realizzato dall’ing. Renzo Spolti, un modello che oggi possiamo considerare un po’ il papà della Vespa.  Ad Enrico Piaggio, però,  l’MP5 non piacque proprio, troppo pesante e goffo esteticamente e così decise di riprovarci ed affidare ad un ingegnere aeronautico, Corradino D’Ascanio la realizzazione di una moto diversa.
D’Ascanio che da ingegnere aereonautico era più interessato agli aerei che alle moto ( pensate che è stato l’ideatore del primo prototipo di elicottero) accolse la sfida e lavorò ininterrottamente sulle imperfezioni del prototipo bocciato dal patrono dell’azienda. L’ing. voleva creare un mezzo che tutti potessero utilizzare e chiese agli operai di lavorare giorno e notte, sette giorni su sette per creare l’MP6.

Ha la vita stretta, sembra una vespa! (Enrico Piaggio a D'Ascanio quando s’incantò davanti al prototipo MP6 nel 1945)

Fu lo stesso Corradino d’Ascanio a depositare il  brevetto  il  23 Aprile del 1946 presso l’Ufficio Brevetti di Firenze.

vespa-974312_1280La Vespa mostrò, fin dall’inizio, un’affidabilità ed un consumo a livelli decisamente competitivi, il vantaggio della ruota di scorta, inoltre, non era da sottovalutare in quel periodo in cui la qualità dei copertoni e delle camere d’aria era piuttosto scadente e le strade asfaltate molto rare. La posizione di guida così riposante e il guidatore protetto, consentivano tirate prolungate, i chilometri da percorrere in sicurezza, in scioltezza, velocemente ed in economia erano, dunque, alla portata di tutti.

Fu subito successo, i primi pezzi prodotti furono venduti nel giro di pochi giorni e da allora è stato un non stop esaltante.

I mercati esteri risposero assai positivamente alla diffusione del piccolo scooter italiano, che suscitò curiosità e ammirazione nei commenti del pubblico e della stampa specializzata:

La Vespa? È l’idea più innovativa che l’Italia abbia mai avuto dopo l’invenzione della biga della Roma Antica. (The Times)

Andare in Vespa diventò sinonimo di libertà, di fruibilità degli spazi, di più facili rapporti sociali; un fenomeno di costume che caratterizzò un’epoca e che trovò infiniti sviluppi e testimonianze anche nel mondo della letteratura, del cinema e della pubblicità. 

Se vi diciamo “ Vacanze romane” qual è la prima scena che vi viene in mente?

E già, proprio l’indimenticabile giro in Vespa fra le vie della città eterna tra Gregory Peck ed Haudrey Hepburn e da allora per gli stranieri questo scooter è diventato il simbolo del romanticismo romano per eccellenza.

Anche il mondo della musica non ha resistito al fascino della due ruote Piaggio. Tutti lo sanno:  “ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto i piedi sei hai una Vespa Special che ti toglie i problemi”?

Quello che forse non sapete, invece,  è che negli anni “50 furono realizzate anche le Vespa Radio che assicuravano il giusto sottofondo musicale per indimenticabili serate a due o perché no anche per un giro di gruppo con gli amici.

Ed adesso reggetevi forte:  la Vespa ha fatto sbilanciare anche un Papa, avete capito bene.

Papa Pio XXII (Eugenio Pacelli) disse: “Lo scooter ha elevato il livello di vita di categorie sociali che non possono disporre di mezzi più costosi e ha concesso un onesto divertimento cui aspira un giorno la settimana chiunque passi le altre giornate dedite alla fatica». Scusate se vi pare poco!!

Oramai la Vespa era una star affermata ed ad una vera star non si nega certo un calendario. A dire il vero il primo calendario le fu dedicato nel 1950 ma fu negli anni “60 che Vespa conquistò tanti personaggi famosi contenti di posare per lei: Ursula Andress, Raffaella Carrà, le gemelle Kessler, Romy Schneider e molti altri.

Persino un’artista folle ed eclettico come Salvatore Dalì ha dedicato alla Vespa un pezzo della sua arte decorando un modello di 50 Special che oggi è sicuramente il più prezioso al mondo. Pensate si tratta della Vespa di due ragazzi, studenti della università di Madrid, che volevano girare l’Europa e che durante la sosta di un loro viaggio incontrarono per caso l’artista. Le strade del destino sono davvero infinite! Se volete ammirare questo pezzo più unico che raro dovete andare al Museo Piaggio a Pontedera ed a questo punto visto che sarete già lì vi diamo una soffiata: proprio ieri 22 Aprile e fino al 4 Giugno presso il Museo sarà allestita una mostra fotografica attraverso la quale viaggerete con lei ripercorrendo i suoi primi e sicuramente non ultimi 70 anni.

Ed allora : grazie Vespa per quello che hai donato al nostro Paese e buon compleanno signorina. Siamo sicuri che la tua benzina non finirà mai!

Foto Gallery by Ryan Mcguire

Foto articolo da www.pixabay.com

 

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Sara Falciani