Se avessi un figlio lo manderei a 2 anni nella Savana per imparare a rispettare la terra camminandoci sopra a piedi nudi come sul più prezioso dei tappeti persiani, ad ascoltare il vento, ad accogliere ogni notte nei suoi occhi il riflesso delle stelle, a fare il bagno con gli elefanti, ad arrampicarsi sugli alberi con le scimmie, ad accarezzare i fiori, a riscaldarsi il cuore con tramonti di fuoco, a giocare con i cuccioli, a mangiare i regali della natura, a decifrare il silenzio dei vecchi saggi imparando ogni giorno ad essere fiero leone e veloce gazzella nello stesso tempo.
Una volta rientrato sul “pianeta Terra” lo troverei, di sicuro, cresciuto nell’anima pronto a rispettare i campi e le aiuole non divertendosi a calpestare senza motivo l’erba, ad illuminare un volto triste e grigio con il suo sguardo lucente e stellare, a trasmettere serenità sfiorando un corpo perché le sue mani avrebbero la delicatezza di un petalo di fiore, a capire quando non conviene andare controvento, a portare calore con le sue parole perché verranno da un cuore rosso sfumato di arancio, a rispettare nello stesso modo la saggezza dei bambini ed il tornare indietro degli anziani.
Un leone pronto a conquistare il mondo dei sogni davanti a sé e, nel contempo gazzella per correre via veloce dalla meccanicità, dall’ipocrisia e dalla superficialità di un mondo artificiale sempre più povero di sentimenti veri non prima di aver ringraziato la natura per avergli insegnato con le mani sporche e piene di polvere cosa significa la parola Rispetto, perché solo chi rispetta la natura può rispettare gli altri!! ( Alex)