Oggi ho ricevuto le scuse da parte di una persona che non sentivo da un anno e precisamente dal giorno in cui aveva preferito sparire usando l’arma più odiosa e VIGLIACCA di tutte: il silenzio!
“Ciao”…”mi sono comportato male con te e volevo chiederti scusa”.
Ora, io non sono qui per condividere con voi i particolari della mia vita che in tempi di “a-social” preferisco non ridurre, come spesso vedo in giro, alla copertina di un settimanale di pettegolezzi, perché di quell’aggettivo possessivo, (mia), sono molto gelosa, però volevo condividere con voi il mio pensiero sulla potenza, nel bene o nel male di quelle 5 letterine in grado di provocare profondi terremoti emotivi:
S-C-U-S-A .
“Scusa”, infatti, è un’arma a doppio taglio che bisogna saper usare bene se non si vuole fare ancora più male all’altro ed a se stessi peggiorando la situazione.
A volte, infatti, viene pronunciato senza anima, né valore ma in fretta e furia sperando con quella parola di rimediare a ciò che si è ormai detto o fatto, viene pronunciato in un minuto e questo fa capire che non ce l’avevamo dentro ma in superficie pronto ad essere sparato dalla bocca e non dal cuore mentre, d’altra parte, “scusa” quando è veramente sentito e sincero non è mai solo una stupida parola ma piuttosto il risultato di un percorso, ( in genere lungo, buio e tormentato), che abbiamo fatto dentro di noi e che ci ha portato a capire alcune cose non solo dell’altro ma soprattutto di noi stessi. Scusa è la vittoria di Davide, (il coraggio), su Golia, (l’orgoglio), è la mongolfiera che torna a volare dopo aver gettato via la zavorra del silenzio e della paura ma è soprattutto il modo più VERO e CONCRETO che abbiamo per dire ad una persona, ( in amore, famiglia, amicizia), :”ci tengo a te e non voglio perderti”, per dimostrarle che è importante e sapete perché? Perché purtroppo oggi dire ti amo, ti voglio bene, mi manchi a qualcuno è la cosa più semplice e banale del mondo, stupide parole pronunciate seguendo il copione, per convenienza, per ottenere qualcosa o per quieto vivere, mentre SCUSA è un gesto, un atto e quindi un fatto e per fare uscire quello scusa….bè, bisogna pensarci e ripensarci e bisogna davvero volerlo perché poi non si torna indietro. Scusa è la voglia di sentire l’altro che vince sulla paura della sua reazione e del silenzio che potrebbe riservarci ma è soprattutto una dimostrazione di grande maturità perché non nascerà dentro di noi fino a quando non capiremo di aver sbagliato, fino a quando non ci prenderemo a schiaffi, fino a quando non decideremo di rischiare per riconquistare il rispetto verso noi stessi prima della persona che abbiamo ferito o con la quale abbiamo sbagliato! Ci vuole tempo, tanto tempo, è vero, sia per chiedere scusa che per accettare le scuse di qualcuno ed il tempo è importante, anzi è fondamentale perché deve essere quello giusto! Non troppo presto, nè troppo tardi …. ma esiste ed arriva prima o poi il momento giusto! E’ un momento preciso ed una persona lo deve veramente sentire dentro altrimenti il potere di quella parola non funzionerà. Ma una volta pronunciata, tremando dentro di noi per stupido orgoglio e per la paura del rifiuto, se alla base del rapporto c’è affetto profondo, stima e saremo fortunati allora quello che succederà ci sorprenderà perchè vedremo infrangersi in un minuto muri di silenzio diventati sempre più alti con gli anni, vedremo tornare luce e profumo in un rapporto che non sarà mai più come quello di prima perché noi saremo cambiati e consapevoli del valore dell’altro, e solo quel giorno, forse, capiremo che spesso le sbarre che vediamo davanti a noi non sono quelle che ha messo l’altro davanti alla porta del suo cuore per non soffrire più ma quelle che abbiamo noi davanti agli occhi perchè non ci siamo accorti che pur di non ammettere di aver fatto molto male ed aver sbagliato abbiamo preferito rinchiuderci in una gabbia di falsa e dolorosa indifferenza.
Sono 5 parole in grado di scrivere 1000 nuove storie…non dimenticatelo!
Alessandra Cuscianna