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17 Nov

Casa Ortega a Matera: arte nell’arte

Senza ombra di dubbio i “Sassi” rappresentano agli occhi del mondo il simbolo principale della città di Matera, piccolo nucleo cittadino lucano che è stato capace negli ultimi anni di riscattare dignitosamente la sua posizione passando da essere considerato nel 1945 “la vergogna di Italia”  (Palmiro Togliatti) ad essere proclamata nel 2014 come ” Capitale Europea della Cultura 2019″.

Quello che in molti non sanno, tuttavia, è che il misterioso, antico e magnetico fascino di Matera non è legato solamente ai Sassi, molte sono, infatti, le bellezze monumentali, paesaggistiche e le attività culturali che la città offre.

Dalla cisterna del Palombaro, alle secolari chiese rupestri, agli ipogei, ogni passo che farete, ogni ciottolo che calpesterete vi condurrà per mano in realtà uniche e particolari, mondi lontani, tenaci e genuini eppure oggi presenti più che mai in qualità di custodi di antichi valori e tradizioni.

Con questo articolo vi faremo scoprire un’altra realtà materana, meno conosciuta, ma assolutamente imperdibile. Stiamo parlando di Casa Ortega.

La costruzione si trova nel cuore del Sasso Barisano. Per raggiungerla recatevi in piazza duomo e dando le spalle alla bellissima cattedrale romanica scendete la scalinata di via dei Gradoni del Duomo  proseguendo sempre dritto. Il vostro cammino, che sarà accompagnato ed arricchito di stupore dalla bellezza suggestiva di scorci senza tempo, vi porterà di fronte ad un elegante palazzo, un tempo fortilizio longobardo, che domina per la sua altezza il paesaggio circostante con una splendida terrazza che si affaccia proprio di fronte all’altopiano murgiano.

Inaugurata  il 28 Settembre 2014 la casa di Ortega rappresenta da una parte la viva testimonianza della presenza a Matera di questo importantissimo pittore già amico di Picasso, Monet ed altri grandi artisti e, d’altra parte, l’anima più sensibile e compassionevole della città di Matera che non solo spalancò le sue braccia per accogliere come un figlio Jose Ortega durante il suo periodo di esilio ma che oggi è diventata culla e protettrice delle sue opere , frutto inevitabile della contaminazione della sua arte con la realtà contadina che rappresentava il cuore della città nel periodo della sua permanenza.

Noto oppositore del regime di Francisco Franco, dopo essere stato in carcere per reati di opinione, all’età di 31 anni, Ortega fu costretto a lasciare la Spagna e la sua famiglia cominciando a vagare da esiliato. Visse ed operò in molte città d arte da Parigi, a Milano e Roma esponendo le sue opere in tutto il mondo ma fu Matera a rappresentare per lui il luogo che più di ogni altro lo fece sentire a casa. Giunto casualmente nella città lucana nel 1973, Ortega rimase molto colpito dal paesaggio desolato e sconsolato che lo accolse, brullo ma dignitoso nella sua povertà e tanto vicino ai colori ed all’anima ferita della sua amata patria.

“A Matera ho passato i cinque anni più belli della mia vita di artista. Durante il periodo del mio esilio stavo cercando un posto e un clima umano che assomigliasse alla mia Spagna, alla Castiglia, ed io ho trovato qui una terra con le stesse coltivazioni – l’ulivo, la vite, il grano – , con la stessa configurazione del territorio, e per me venire qui è stato come per il figliol prodigo tornare al suo paese e alla sua famiglia” (Josè Ortega, 1987)

Proprio durante il periodo a Matera, lo spagnolo diede alla luce una tra le sue produzioni artistiche più significative: 20 bassorilievi policromi realizzati con la collaborazione dei maestri cartapestai , opere che lo stesso artistà regalò agli amici della Scaletta ( circolo culturale che lo aveva accolto nel periodo di buio) e che oggi tutti possono ammirare negli ambienti di Casa Ortega, adibiti a spazio museale e location di eventi culturali.

In realtà va specificato che Josè Ortega non visse mai in questo bellissimo palazzo che utilizzò sempre come laboratorio d’arte, non solo per partorire materialmente i suoi capolavori tridimensionali ma soprattutto per invitare amici ed artisti da tutto il mondo favorendo, circondati dallo scenario suggestivo dei Sassi, lo scambio di idee, stimoli, fantasie e sogni.

Nei suoi spazi, ed in particolare, nella bellissima cucina e nel bagno ammirerete anche le splendide ceramiche del maestro Mitarotonda, artista locale amico di Ortega e punto di riferimento personale e professionale.

Per maggiori informazioni e costi sui biglietti vi rimandiamo al link del sito ufficiale: http://www.casaortega.it/

 

 

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Sara Falciani