Anche quest’anno il Natale sta per bussare alla porta, mancano oramai poche ore. Come ogni anno e nonostante tutto con lui sono arrivati i suoi colori, il profumo della cioccolata, le luci colorate e tante tradizioni che da sempre ci fanno compagnia nel periodo più magico e tanto atteso.
Inutile negare che in questo fantascientifico 2020 stiamo vivendo feste un po’ sottotono. Il mondo è stato travolto da un carico di dolore insopportabile, molte famiglie hanno combattuto contro un virus che dovunque ha portato paura, tristezza, smarrimento e sicuramente lo stato d’animo non è dei migliori ma proprio per questo tutti dobbiamo sforzarci di reagire e non permettere ad un infido male invisibile di ammazzare quello che non è e non sarà mai un giorno uguale agli altri.
Ed allora, 1,2, 3, aprite i bauli e tirate fuori i maglioni più caldi, colorati e buffi dell’anno, lasciate che un tripudio di alberelli, renne, palline colorate, pupazzi di neve vi sorridano con i loro pon pon e facciano sorridere le persone intorno a voi. Tra gli appassionati del genere ci sarà sempre qualcuno pronto a comprarne uno nuovo ogni inverno per aggiungerlo ad una collezione già numerosa, mentre qualcun altro sarà fedele ad un unico maglione, sempre lo stesso da anni, pronto ad avvolgerlo con il suo calore rassicurante come una coloratissima coperta di Linus. Ma stravaganza a parte, vi siete mai chiesti quali siano le origini dei maglioni natalizi protagonisti indiscussi delle nostre feste.
Ebbene per saperne di più sulla loro provenienza bisogna fare un salto in Norvegia, terra di neve, di ghiaccio e di freddo dove intorno alla fine del ‘900 le donne più anziane erano solite cucire ai ferri maglioni ampi e molto caldi per i pescatori dei villaggi. I colori particolarmente accesi si attribuivano alla necessità di individuare subito i corpi nel caso di incidenti in mare, qualora qualcuno avesse avuto la sfortuna di cadere in acqua. Dal mare alle piste da sci è un attimo. Nel dopoguerra gli sciatori norvegesi hanno cominciato a sfoggiare bellissimi maglioni di lana a tema natalizio per le loro discese e passeggiate in montagna e così, anno dopo anno, siamo arrivati ai giorni nostri e complici la società dell’apparenza in cui viviamo i colorati maglioni hanno cominciato a spopolare in tv indossati da personaggi famosi. Certo, rispetto alla tradizione norvegese le fantasie sono cambiate e siamo passati dagli eleganti fiocchi di neve a palline, decorazioni sgargianti, alberi e casette colorate ma il pensiero è quel che conta. E così , che vengano comprati per uso personale o regalati ad un amico sotto l’albero la verità è che non se ne può più fare a meno tanto che il 20 Dicembre o il terzo venerdì di Dicembre nei paesi anglosassoni si festeggia l ” Ugly Sweater Day” e tutti gli appassionati aprono i loro cassetti per indossare il loro maglione di Natale rigorosamente su fondo rosso, azzurro, verde e pieno di disegni super natalizi da Babbo Natale, alle renne, al bastoncino di zucchero e chi più ne ha , più ne metta.
In effetti ce ne sono alcuni davvero mostruosi ma più sono ricchi di particolari e più ci piacciono perchè in fin dei conti il loro compito è quello di strapparci un sorriso e di metterci di buonumore.
Io ne ho due ai quali sono molto affezionata e voi ? A che numero siete arrivati?
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