Rappresenta senza alcun dubbio l’attrazione del momento, un’installazione unica nel suo genere che in pochi giorni è riuscita a catalizzare l’attenzione di migliaia e migliaia di persone, di ogni età, razza e provenienza, giunte da ogni parte di Italia e non solo per vivere un’esperienza nuova e sicuramente insolita o semplicemente affermare con orgoglio:” Io c’ero” . Stiamo parlando di “The Floating Piers” una passerella galleggiante coperta da un suggestivo tappeto giallo dalia opera del celebre artista bulgaro Christo che dal 18 Giugno al 3 Luglio darà ai visitatori la possibilità di “camminare sulle acque” del lago Iseo.
Scopriamo più da vicino l’autore di questa opera artistica che sta ottenendo un successo molto superiore alle aspettative e dividendo notevolmente la critica tra pareri entusiasti di chi addirittura vuole ritornarci e chi, invece, l’ha considerata inutile per non dire antieconomica.
- Quello che va specificato subito per tutti coloro che fino al 3 Luglio volessero visitarla è che l’accesso a “The Floating Piers” è assolutamente gratuito. Inizialmente Christo con i suoi organizzatori aveva deciso di permettere l’accesso 24 ore su 24 utilizzando lampade speciali per le passeggiate notturne, tuttavia in un secondo tempo e per questi ultimi giorni sia per motivi di sicurezza sia per la mancata previsione di un tale ” bagno di folla” (è proprio il caso di dirlo) si è preferito consentire il passaggio dalle ore 6 alle 22 controllando sempre le previsioni del meteo;
- A questo riguardo però vi riveliamo che l’artista e la sua società hanno acquistato un radar particolare per captare temporali e cattivo tempo nell’arco di 80 km ed impedire che migliaia di persone vengano sorprese dalla pioggia durante la passeggiata anche perché per motivi di sicurezza e non creare confusione è assolutamente vietato aprire gli ombrelli sul galleggiante;
- Christo aveva in mente questo progetto da lungo tempo ma solo nel 2014 è riuscito a trovare il posto giusto per realizzarlo. L’artista in anonimato ha visitato i quattro laghi del Nord ed ha scelto l’Iseo per la presenza al suo interno di un’isola lacustre ( la più alta d’Europa). Monteisola , questo il nome, è per di più un’isola abitata ed i suoi abitanti grazie a questa installazione hanno avuto la possibilità di raggiungere per la prima volta la terraferma senza ricorrere ai battelli ed alle barche;
- The Floating Piers non è solo un pontile. L’opera infatti si estende sulla terra ferma e per essere precisi attraversa le viuzze di Sulzano per 2,5 km. Anche in questo caso i visitatori cammineranno sul caratteristico tappeto giallo in piena libertà con le scarpe o scalzi per intensificare il contatto con un’opera che molte persone hanno definito “viva” per la profondità di emozioni e nello stesso tempo la leggerezza che la passeggiata regala. Lo stesso Christo, d’altra parte, ha ribadito che la sua creazione non è solo da guardare ma da vivere, da assaporare, da esplorare, da conoscere più da vicino vivendola. Parlando di Floating Piers si illumina:
È un’opera fisica, bisogna perderci del tempo per goderne, e apprezzare il mutare delle condizioni il sole, il vento, la pioggia.
- Il ponte è stato progettato per sostenere contemporaneamente il peso di 20.000 persone, nella prima settimana ben 75000 persone al giorno hanno camminato sulla passerella , mentre dal giorno dell’inaugurazione ad oggi l’opera è stata calcata da più di 600.000 persone, un numero non considerato neanche seguendo le migliori previsioni.
- Le ore più favorevoli per la visita sono la mattina molto presto o al tramonto. Assolutamente sconsigliato muoversi durante il weekend se si vogliono evitare fastidiose e lunghe code sotto il sole;
- Dal 15 Giugno al 15 Luglio è stato organizzato un concorso fotografico internazionale per decretare la foto più bella riguardante l’opera. Chi fosse interessato può rivolgersi a Vist Lake Iseo o consultare il sito di In Lombardia.it;
- La moda ha reso omaggio al giallo pontile con la creazione di due modelli di bracciale prodotti dall’azienda L4k3 . I colori naturalmente richiamano quelli utilizzati da Christo nella realizzazione : bianco , arancio e naturalmente giallo;
- Anche la cucina italiana ha voluto festeggiare l’evento dedicando al ponte sul lago un risotto ed una tartarre che naturalmente nell’estetica lo ricordano.
CURIOSITA’ SULL’ARTISTA
Christo nasce a Gabrovo in Bulgaria 81 anni fa e quello che va subito detto è che è un instancabile lavoratore.
La sua compagna di lavoro e di vita Jeanne Claude scriveva:
Christo lavora 12-14 ore al giorno da lunedì a domenica. Io sono più pigra, mi accontento di 10-12 ore
Christo e Jeanne Claude sono nati lo stesso giorno dello stesso mese dello stesso anno, lui in Bulgaria e lei in Marocco. Si sono incontrati nel 1954 a Parigi e da allora non si sono più lasciati. Insieme hanno realizzato opere spettacolari in tutto il mondo anche se, di fatto, non hanno mai viaggiato se non per motivi di lavoro. Un’unione inossidabile rotta dalla morte di lei avvenuta nel 2009 per un aneurisma. L’artista, tuttavia, continua a sentirla vicina e lavorare con lei tanto da usare molto spesso ancora il plurale quando rilascia delle interviste:
Nel suo studio a Manatthan didlocato su tre piani non c’è ascensore e neanche uno sgabello perché l’artista lavora in piedi;
Mangia molto poco e si muove tantissimo. Ha tuttavia un rito quotidiano: fa colazione con uno spicchio di aglio ed una tazza di caffè e durante la giornata ha sempre in tasca una testa di aglio insieme alle immancabili ed inseparabili matite.
Non ama la vita mondana e preferisce passare il tempo a lavoro con i suoi assistenti ed operai. E’ molto amato dai suoi collaboratori perché ha un carattere semplice, molto lontano da quello bizzoso di tanti artisti e tende a trattare tutti allo stesso modo. Le sue opere hanno successo a detta di chi lavora con lui perché Christo si “sporca le mani”! A questo riguardo vi raccontiamo un aneddoto molto simpatico: durante l’inaugurazione di The Pont Neuf Wrapped, nell’autunno del 1985, Gianni Agnelli che si trovava da quelle parti chiese di incontrare Christo e lui gli fece sapere che l’avrebbe ricevuto solo dopo aver finito di brindare con i suoi operai. Stavano festeggiando insieme il primo giorno di vita di un’opera che li aveva occupati per 10 anni.
Chiudiamo questo articolo rispondendo ad una domanda che di sicuro molti di voi si saranno fatti, soprattutto se non hanno avuto la possibilità di calcare la famosa passerella. Anzi lasciamo che sia Christo stesso a rispondervi col suo carattere semplice ma schietto e sincero:
Io e Jeanne Claude non abbiamo mai fatto due volte la stessa opera. Questa è un’occasione un’unica. Non ci sarà mai più un altro Floating piers. Sono lusingato per le persone venute in questi giorni – dice – e felice che il tempo sia stato variabile: così è stato possibile vedere i colori del progetto sotto luci diverse. In un museo tutto è allestito per accogliere le persone. Qui invece intervengono il sole, il bagnato, la pioggia, il vento. Non è come visitare un museo: questa è vita, il tessuto è riflettente e bisogna munirsi di crema, se no ci si scotta il naso come ho fatto io. Le code? Bisogna avere pazienza. Se avete fretta, non venite a visitare la mia opera.
Come avete capito a dispetto del nome non “moltiplicherà i pani ed i pesci” d’altra parte avete ancora 5 giorni per vivere quest’opera fisicamente e spiritualmente e perché no….gridare al miracolo!!
Photo credits: Caterina Cipriani