To top
7 Mag

95 candeline per il re dei profumi: Chanel n.5!!

Quella di oggi è una giornata storica per le amanti del profumo più famoso del mondo : Chanel n. 5 il re incontrastato quando si parla di fascino e seduzione in gocce.

Questa fragranza fu scelta da Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Cocò, il 7 Maggio del 1921 tra 24 possibili alternative presentatele da Ernest Beaux, già profumiere degli zar, che aveva accolto la sfida lanciatagli dalla eclettica stilista: creare un’essenza che in perfetto stile Chanel fosse unica e non assomigliasse a nessun’altra, che fosse buona, sapesse di pulito ma nello stesso tempo che come una vera donna fosse ricca di contraddizioni: “un profumo da donna dall’odore di donna”.

“Non voglio nessun olezzo di rose o mughetto” spiegò Chanel, “voglio un profumo elaborato”!

Rosa

Rosa

A quel tempo, infatti, i profumi femminili si basavano principalmente sull’essenza di un unico fiore mentre per Chanel n.5 Ernest Beaux creò un ricco bouquet utilizzando circa 80 componenti tra i quali non solo fiori naturali  ma anche delle essenze sintetiche create in laboratorio, le aldeidi, che permettevano al profumo di durare a lungo a differenza dei profumi del tempo che per lasciare la scia doveva

no essere utilizzati in gran quantità ed il cui effetto tendeva , comunque, a svanire poco dopo. Il risultato fu assolutamente innovativo e rivoluzionario e segnò uno dei momenti più importanti nella storia della profumeria.

Gelsomino

Gelsomino

All’origine dell’essenza c’è la rosa centifoglia originaria di Grasse, un fiore dall’intenso potere olfattivo ma dalla scarsa resa: pensate che bisogna raccoglierne una tonnellata per ottenere 1,5 Kg di assoluto. Appena aprirete il tappo sarete travolti dall’essenza l’Ylang-Ylang, un fiore originario delle Filippine i cui petali fanno pensare all’orchidea ma il cuore di Chanel n.5 è senza dubbio rappresentato dal gelsomino di Grasse una della materie prime più nobili nel mondo della profumeria e

principe di seduzione. Fu la stessa Chanel a volere aggiungere alla quinta fragranza che Beaux le fece odorare il gelsomino di Grasse rendendo un profumo già unico a quel punto anche inimitabile.

 

LA SCELTA DEL NOME: PERCHE’ NUMERO 5?

Anche la scelta del nome è senza dubbio insolita e molto lontana dalle mode del momento. Sul perché Chanel ha voluto il numero 5 ci sono diverse versioni: secondo alcuni tra le 24 fragranze create da Beaux il naso della stilista scelse la numero 5, secondo altri perché 5 era il numero fortunato di Mademoiselle Cocò così come quinto è nello zodiaco anche il suo segno : il leone.

D’altra parte è noto che la stilista era solita lanciare le sue collezioni il 5 del mese o nel mese di Maggio  ma quello che non sapete è che il primo modello profumava sempre di numero 5!

« Je lance ma collection le 5 mai, cinquième mois de l'année, laissons lui le numéro qu'il porte et ce numéro 5 lui portera chance »

Lancio la mia collezione il 5 maggio, il quinto mese dell’anno, lascerò che questo numero gli porti fortuna. »
(Coco Chanel)

E  come  non dedicare la nostra attenzione alla sua boccetta?

Riprendendo uno dei punti fermi del suo pensiero secondo cui ” l’eleganza è negazione” Chanel per il suo profumo predilige una bottiglia semplicissima e minimale assolutamente opposta a quelle pomposamente decorate tipiche di quegli anni. Il flacone era, infatti, una semplicissima bottiglietta da farmacia in vetro pregiato o addirittura in cristallo per le clienti più raffinate. L’etichetta era minimal, la scritta in bianco e nero chiara e pulita, una semplicità assoluta che ancora oggi crea un affascinante contrasto rispetto alla popolarità assoluta del profumo che contiene, considerato ormai da tempo un’icona assoluta!

Chanelno5_1921_Sem

CURIOSITA’ PER TUTTI

Ed ora alcune curiosità che vi piacerà scoprire:

Chanel era convinta che : ” una donna profumata male non ha futuro” e rispetto al suo profumo affermò che:

“La donna dovrebbe indossarlo ovunque voglia essere baciata”.

Durante la”Liberazione” i soldati americani a Parigi facevano la fila per acquistarlo e regalarlo alle proprie donne come status symbol e dono raffinato e di lusso;

Inizialmente Chanel non pensò ad alcuna campagna promozionale per il suo profumo lasciando che fosse il passaparola la garanzia del suo successo ma nel 1952 al termine della guerra fu Marylin Monroe a donargli inconsapevolmente la più esplosiva e dirompente delle pubblicità affermando quando le chiesero come dormisse :

« What do I wear in bed? Why, Chanel No. 5, of course »

Cosa indosso a letto? Chanel numero 5, naturalmente!

(IT)

 

Alla fine degli anni ’60 Andy Wharol dedica 9 litografie alla boccetta di Chanel numero 5 rendendola icona della cultura pop;

Il segreto di Chanel numero 5 è il titolo  del libro di Tilar J. Mazzeo scritto sotto forma di romanzo e pieno di aneddoti ben argomentati;

Molti sono stati nel corso degli anni i volti celebri che hanno prestato il loro volto e nome per diventare testimonial di importanti campagne pubblicitarie da Catherine Deneuve a Carol Bouquet passando per Estella Warren, Nicole Kidman ed Audrey Tatou simpatica protagonista del ” Favoloso mondo di Amelie” .

Nel 2009 in seguito ad un sondaggio condotto con un campione di donne di tutto il pianeta è risultato essere il profumo più sensuale del mondo;

E’ il profumo più venduto al mondo: il governo francese ha confermato che in tutto il mondo se ne vende una boccetta ogni 30 secondi con un giro di affari di circa 100 milioni di dollari in un anno;

Fino al 2011 è stato il profumo più venduto in Francia, prima di cedere il primato ad un’altra fragranza irresistibile: J’Adore di Christian Dior ( che io conosco molto bene)

Chanel numero 5 è stato l’unico profumo da donna ad avere tra i suoi testimonial un uomo …e che uomo: Brad Pitt nell’Ottobre 2012.

A questo punto vi lasciamo con un compito: quale potrebbe essere il profumo di un sogno che si realizza?

E mi raccomando non dimenticate di portare sempre con voi due gocce di speranza…potrebbero diventare leggenda!

Alex

 

 

 

 

 

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Sara Falciani