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14 Apr

Messaggio per un’ aquila che si crede un pollo

Finalmente è arrivato per il nostro blog un momento  particolarmente caro: la recensione di un libro!

Prima di scrivere quello che leggerete qualche riga più sotto io e Sara ci siamo  confrontate per capire quale fosse l’opera più appropriata con la quale inaugurare la sezione  e devo confessarvi che ( anche per la natura casual chic del blog)  la prima scelta era ricaduta sulla biografia di Coco Chanel che, comunque, non  vi faremo di certo mancare, quindi prendete appunti!

Il libro di cui, invece, vi parleremo oggi è molto particolare ed appartiene a quella categoria di libri che io definisco magici perché parlano. Tranquilli, non sono impazzita. Vi spiego: i libri magici sono quelli che nelle diverse fasi della vita e, comunque, a distanza di mesi o di anni bisogna andare a rispolverare divertendosi ad aprire una pagina a caso per vedere cosa ci dice. Ebbene si, la magia  di libri come questo sta nel fatto che dentro le sue pagine troverete sempre una risposta allo stato d’animo del momento  o alla domanda che vi siete divertiti a fare ad occhi chiusi prima di aprirlo e leggere curiosi il suo consiglio.

Se dico Anthony De Mello, sapete di chi stiamo parlando? Senza dilungarci troppo, ma ripromettendoci di dare qualche informazione in più nel corso dell’articolo, vi diciamo subito che Anthony De Mello è l’autore del libro che oggi abbiamo scelto per voi: “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo”!pollo

Di sicuro molti di voi lo avranno sentito nominare attirati anche dal titolo che già da solo suscita grande curiosità, molti altri, invece,  lo avranno letto e non saranno rimasti di certo indifferenti al modo semplice ed efficace con cui questo libro ci spinge a riflettere su molti aspetti della nostra vita, primo fra tutti i condizionamenti sociali e la tendenza di ognuno di noi a vivere più seguendo gli altri e quello che pensano di noi invece che noi stessi.

Se state pensando ad un’opera pesante e pretestuosa, piena di paroloni e concetti altisonanti che alla fine non dicono niente, siete sulla cattiva strada perché la caratteristica più piacevole di questo libro sta proprio nella sua narrativa “leggera” e nella estrema chiarezza con la quale i ragionamenti di una certa importanza vengono esposti. Come avrete capito non si tratta certo di un romanzo, non troverete nessuna storia di amore strappalacrime dentro ma noi vi garantiamo sin da ora che la lettura sarà scorrevole e che avrete l’impressione di fare due chiacchiere con l’autore. Sarà un vero e proprio dialogo che vi stupirà perché quelle parole sembreranno indirizzate proprio a voi!! L’autore, un gesuita indiano originario di Bombay , ha usato una scrittura aperta a tutti: uomini e donne, ragazzi ed adulti, intellettuali e non. I capitoli sono brevi ed  ogni capitolo affronterà un tema specifico tramite storielle e bellissime metafore di impatto e compiendo un percorso ben delineato. Volete un esempio di alcuni titoli?

Le parole introvabili;

Quando si abbraccia un ricordo;

Desiderio, non preferenza;

Arrivare all’io togliendo strato dopo strato.

Ma vediamo il perché di questo titolo buffo che dietro la sua ironia nasconde una grande verità. Volete scoprirla?

Ok, vi do una piccola anticipazione:

“Un uomo un giorno trovò un uovo d’aquila e lo mise  nel nido di una chioccia. L’uovo si schiuse e l’aquila, cresciuta insieme ai pulcini, per tutta la vita fece quel che facevano i polli nel cortile ossia raspare il terreno e mangiare vermi.  Un giorno vide sopra di lei un magnifico uccello: «Chi è quello?», chiese al vicino. «È l’aquila, la regina degli uccelli, ma non ci pensare. Tu ed io siamo diversi da lei». Così l’aquila non ci pensò e morì pensando di essere una gallina”.

Ora avrete capito perché ho detto che il libro raccoglie una serie di metafore, storielle e parabole indiane che attraverso i loro esempi pratici aiutano  il lettore a notare alcune cose che sembravano assolutamente scontate fino a quando non ha aperto gli occhi e le stesse cose sono state dette partendo da presupposti e visione di vita differenti.

Noi in realtà a questo punto potremmo continuare a parlarvi del libro ed a riportarvi alcuni passi per invogliarvi a leggerlo ma perché togliervi il gusto  della  sorpresa?

Quello che possiamo dirvi è che “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” è sicuramente un libro che va letto almeno una volta nella vita e se oggi state leggendo questo articolo , chissà forse è arrivato il momento di fare la sua conoscenza e sfogliare le sue pagine. Sperando di avervi incuriosito almeno un po’ e che seguirete il nostro consiglio ci auguriamo, per restare in tema,  che non facciate “i polli” perdendo una buona occasione””!!

 

 

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Sara Falciani