Sembra proprio che questo giorno, sì proprio il 30 Aprile, rappresenti il connubio tra avvenimenti e protagonisti indiscussi dell‘era digitale.
Il 30 aprile del 1986 (30 anni fa) l’Italia per la prima volta si è connessa ad Internet o meglio ad Arpanet e proprio nello stesso giorno ma nel 1916 (100 anni fa) nasceva Claude Shannon , il padre della “società dell’informazione”.
Questo scienziato molto originale aveva una mente a dir poco vivace , oggi lo definiremmo “un pò nerd”. Shannon è il papà del bit, binary digit (in inglese, cifra binaria) ed, infatti, è stato proprio lui a coniare questa parola per descrivere l’unità elementare dell’informazione, la chiave di “relazione” che ha stravolto la modernità. Fu sempre lui, inoltre, il primo a fare esperimenti d’intelligenza artificiale con il topo elettromeccanico “Theseus”, in grado di trovare l’uscita in un labirinto ed a costruire, proprio per la sua passione per la giocoleria, anche un robot giocoliere. Insomma, Shannon non era un signore che amava stare con le mani in mano.
Nel 1948 pubblicò “Teoria matematica dell’informazione”, un testo fondamentale per tutte le scienze dalla linguistica, alla biologia, alla psicologia, passando per la finanza. Nasce con lui il concetto secondo cui più un sistema è complesso meno sono le informazioni necessarie per descriverlo.
Per descrivere un foglio bianco con un punto nero bastano molte meno parole di quelle necessarie per una foto piena di dettagli
Proprio in quello che è stato proclamato l’Internet Day e nel giorno del suo 100° compleanno, lo dobbiamo ringraziare perché è sempre grazie ai suoi studi che è nato anche il concetto di “commutazione di pacchetto”.
Che cosa significa? Shannon elaborò un diverso modo di trasmettere informazioni: non aprendo e chiudendo ogni volta un canale, ma suddividendo l’informazione in tanti pacchetti, per farli viaggiare indipendentemente l’uno dall’altro tra mittente e ricevente, attraverso canali sempre aperti; alla fine del viaggio bastava solo rimetterli in ordine per ricavare l’informazione. Questo procedimento, gli esperti del settore lo sanno, è alla base della comunicazione del world wide web ed è quello che succede banalmente tutti i giorni senza che lo sappiate quando guardate le vostre serie tv preferite su internet.
Ed adesso un’altra curiosità: volete sapere qual è stata in assoluto la prima connessione? Ebbene, si parte proprio da Pisa verso Roaring Creek (in Pennsylvania). Quella prima connessione è stata il risultato di un progetto al quale aveva lavorato un gruppo di pionieri italiani ed ha segnato l’inizio di una storia sorprendente, anche se, dobbiamo riconoscerlo, ultimamente siamo fin troppo connessi ad internet e poco alla vita (reale) che ci circonda.
La cosa più incredibile, alla luce della rivoluzione digitale che ha innescato, sta nel fatto che la stampa dell’epoca non diede alcun risalto alla notizia, anzi possiamo dire che la ignorò totalmente. D’altra parte gli stessi italiani che avevano lavorato al progetto quel giorno erano tutti impegnati a fare altro e materialmente l’unico ad occuparsene fu il tecnico del computer: Antonio Blasco Bonito che oggi, siamo sicure avrebbe twittato la notizia in tempo reale scrivendo: “Roaring Creek ha risposto… Italiani siamo connessi! #italiaconnessa”.