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24 Apr

Una testa piena di fantasia e creatività

L’articolo che state per leggere  è particolare e parla di arte o, forse, per meglio dire vi racconterà una favola sulla libertà, sulla fantasia e sulla sana ribellione che si cela dietro ogni forma di espressione artistica.

Finora, quando si è parlato di arte abbiamo sempre preso in considerazione aneddoti e curiosità sulla vita e sui dipinti di celebri esponenti ( ricordiamo il pezzo su Van Gogh o su Leonardo Da Vinci). Oggi, invece, vogliamo andare a caccia di talenti sconosciuti e presentarvi delle opere molto particolari che sarebbe davvero un peccato tenere nascoste. La loro ideatrice e pittrice si chiama Ida Ferrara, una donna dalle mille sfumature che ha fatto della creatività la sua “Isola che non  c’è”: un posto magico che esiste per davvero ma al quale non possono accedere le persone che non sanno più sognare o giocare con la fantasia.

Noi l’abbiamo incontrata e le abbiamo chiesto qualche informazione in più  dopo che i nostri occhi hanno incrociato, devo dire con infantile e genuino stupore, i suoi dipinti. Perché parliamo di infantile e genuino stupore? Di sicuro perché bisognerà avere gli occhi puliti di un bambino per entrare nei suoi quadri e scoprire la loro storia ed il loro mondo e questo, forse, perché Ida prende e nello stesso tempo regala molte delle sue energia ai bambini, lavorando come insegnante di scuola primaria. La sua storia dimostra, tuttavia, che la vena artistica oltre ad essere un dono, rappresenta, nello stesso tempo, una voce interiore decisa ed un richiamo che,  per quanto la vita ci voglia spingere a seguire i suoi percorsi, non può essere ignorato.

Ma basta dilungarsi. Noi non vediamo l’ora di farvi scoprire cosa ha in testa o forse cosa passa per la testa di questa giovane artista di origine campana. Scusateci il gioco di parole ma noi non ci possiamo fare niente perché capirete molto presto che gran parte della sua esperienza artistica è racchiusa nella testa o forse dovremmo dire nelle teste perché Ida è capace di cambiarne una diversa ogni settimana.

Pittura della serie "Teste"

Pittura della serie “Teste”

Non stiamo scherzando e soprattutto:  Ida non è una parrucchiera. “Teste” , infatti, è proprio il titolo di una serie di dipinti che non vi lasceranno indifferenti. Noi abbiamo deciso di parlare di questa serie di quadri perché ci ha particolarmente incuriosito e divertito ma vi consigliamo di visitare la pagina Facebook “Semplicespressione” per trovare tutta la produzione artistica  suddivisa per album. Quello che noterete subito è che non state entrando in una precisa e perfetta galleria d’arte ma piuttosto in un laboratorio vivo dove creatività, fantasia ed istinto contribuiscono a creare opere che spaziano da semplici lavoretti realizzati con i bambini, alle “Illustrazioni” alcune delle quali sono così deliziose da poter tranquillamente essere inserite in qualche libro per l’infanzia appunto, fino ad arrivare alle nostre preferite: le Teste. Ok siamo di parte…lo ammettiamo!!

Quando abbiamo chiesto ad Ida come è nata l’idea di questi volti di donna dalle labbra piccolissime, il lungo collo e gli strani capelli abbiamo ricevuto una spiegazione ancora più affascinante dei quadri stessi. Le Teste, infatti, nascono dal bisogno e dal desiderio dell’artista di prestare attenzione al luogo in cui si svolge principalmente la sua vita: la testa, appunto.Riprendendo le sue parole: E’ lì che mi incontro e mi scontro con me stessa, è lì che costruisco le mie barriere, è lì che vivo la mia solitudine, è lì che abitano, le mie emozioni ed i miei desideri le mie paure. Direi che la “testa” è un posto molto piccolo e stretto per ospitare tutte queste cose”.
Ida ci ha svelato che dipingere le “Teste” è stato per lei un atto liberatorio. Ogni testa è una vera e propria esplosione ed è per questo che gli sfondi sono molto colorati e lavorati e le capigliature si sviluppano verso l’alto. E Se le teste sono l’espressione più libera e ribelle di questo mondo cerebrale dall’altro i colli lunghi, sottili e stretti sottolineano il percorso di questo mondo che forse ognuno di noi ha dentro sè e tiene nascosto. “Il collo è il canale attraverso il quale tutto viene ingoiato ed infossato”. In un certo senso potremmo concludere che le “Teste” sono la versione pittorica del dialogo quotidiano tra il mondo della fantasia e quello reale, testimonianza della lotta tra il desiderio di cambiare e l’abitudine a reprimere.

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Pittura serie “Teste”

Quello che possiamo aggiungere noi, parlando proprio delle “Teste” è che questi personaggi sono originali ed appartengono esclusivamente alla pittrice, perché sono frutto della sua fantasia. Ogni opera è un pezzo  unico, mai ripetuto in modo uguale e non so per voi ma per noi questo particolare è molto importante. Pensare che quel quadro sarà appeso solo nella nostra stanza oppure che abbiamo regalato un pezzo tutto al di fuori che commerciale fa sicuramente il suo effetto e la sua figura e trovarsi  a tu per tu con quei volti scatena fantasiose riflessioni. Noi abbiamo fatto la prova e di fronte a tre/quattro quadri ci siamo divertite a chiederci proprio: “ma cosa ha in testa questa figura femminile dal lungo e sinuoso collo”? Le risposte sono molteplici e racchiuse in piccolissimi dettagli ognuno dei quali contribuisce a formare la storia dell’opera dal colore del fondo, a quello dei capelli, dall’espressione dei volti, ai grovigli che ora riguardano il parrucco ora il fondo stesso che cambia in ogni quadro. Si passerà dalla signorina che ha un’espressione dolce e rassicurante, a quella che invece sembra alquanto sulle sue, da quella che sembra più infantile a quella più seriosa per finire con la signora della porta accanto alla quale fa da contrappeso la donna più algida e raffinata. Sulle loro capigliature poi si apre un mondo e davvero si potrebbe passare del tempo ad osservarne le caratteristiche tanto particolari quanto uniche. Ogni testa infatti ha i capelli raccolti in modo diverso ed alquanto stravagante con intreccio di colori e forme che danzano sulla testa e che se da una parte sembrano un mondo distaccato dal resto della figura d’altra parte ed in modo totalmente contrario possono apparire come un’ estensione naturale dei pensieri e del groviglio che ognuno di noi ha in testa e più in generale dentro di sè. Le opere vengono, naturalmente, prodotte sulla scia dello stato d’animo del momento che, inevitabilmente traspare e si traduce in colori e forme che parlano da sole.

Bene, noi oggi abbiamo giocato ed abbiamo voluto tramettervi la nostra visione ma è chiaro che ognuno di noi interpreterà  “le Teste” in modo soggettivo, sulla base del mondo che ha dentro di sé ritrovando magari anche somiglianze personali o familiari.

Chiudiamo questo articolo invitando anche voi ad entrare nella pagina Facebook di Semplicespressione e chiacchierare con le “Teste” che, a loro modo, siamo sicure che vi risponderanno e se un giorno vorreste fare a voi stessi o ad una persona speciale un regalo più unico che raro contattate direttamente Ida attraverso la sua pagina FB e ditele che vi manda “Life Pret à Porter”…in fin dei conti noi qualche idea in “Testa” ve la abbiamo messa!!

 

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Sara Falciani