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6 Giu

Alphonse Mucha: una vita in locandina!

Mucha - Art Nouveau

Oggi vi portiamo con noi a visitare una mostra molto interessante, ed imperdibile per certi versi, presso il complesso del Vittoriano a Roma: Alphonse Mucha.

mucha

Scopo di questo articolo, naturalmente, non è quello di sostituirci a voi ed ai vostri occhi che devono essere lasciati assolutamente liberi di fronte alle sue opere di respirare la freschezza, i colori, la raffinatezza e la genialità dell’autore ma, piuttosto, quello di farlo conoscere a chi non ne avesse mai sentito parlare o incoraggiare chi si trova a Roma, per piacere o lavoro, a visitarla fino all’11 Settembre.

Ciò che colpisce di questo pittore è proprio il fatto che, a dispetto di tanti altri, sia poco conosciuto, almeno di nome, eppure quando parliamo di Mucha ci troviamo di fronte ad uno dei pittori più celebri nell’Europa dell’ Otto e Novecento, un artista completo che ha messo a disposizione la sua creatività non solo come pittore ma anche come scenografo, grafico pubbliciatario e disegnatore di gioielli, una personalità eclettica nonchè padre di un genere stilistico assolutamente nuovo ed innovativo che ha avuto come culla la romantica Parigi della Bella Epoque.

Mucha nacque in Moravia, una regione che oggi apparterebbe alla Repubblica Ceca, e fin da piccolo, nonostante una certa attitudine al canto, evidenziò un particolare talento per il disegno che lo portò a cominciare la sua esperienza lavorativa come pittore decorativo impegnandolo principalmente nella realizzazione di scenografie teatrali non impedendogli, tuttavia, di dilettarsi anche come decoratore e ritrattista, attività che gli diedero la possibilità di esprimere uno stile unico per quel tempo: potente, travolgente ed incisivo.

Locandina pubblicitaria Moet Chandon

Locandina pubblicitaria Moet Chandon

Quando si guardano le sue opere e facciamo riferimento soprattutto alle locandine delle quali stiamo per parlarvi, la prima cosa che colpisce è la deliziosa e delicata raffinatezza della visione di insieme caratterizzata dall’uso dei colori (in genere pastelli e tenui) mai tanto forti da disturbare la vista ma subito dopo un attimo gli occhi vengono assolutamente rapiti da ogni singolo dettaglio: il drappeggio di un vestito, la dolcezza di uno sguardo, la precisione e pulizia del tratteggio, l’interpretazione di un gioiello e tutto dipinto con cornici che sono un tripudio di fiori e che hanno fatto di Mucha il più famoso interprete e rappresentante dell’Art Noveau, colui che riesce a trasformare in arte raffinata anche la rappresentazione di scene di vita quotidiana.

Due sono gli incontri che segnano la sua vita ed il suo destino: il conte Karl Khuen Belasi di Mikulov che dopo avergli commissionato gli affreschi del suo castello , impressionato dalla sua arte decide di incoraggiare ed investire nel suo straordinario talento sostenendolo economicamente attraverso il finanziamento degli studi presso l’Accademia di belle Arti di Monaco e Sarah Bernhardt la più grande attrice francese del tempo, una diva assoluta che dopo essere rimasta profondamente colpita dal poster di Gismonda, opera teatrale che lei portava in scena in quel periodo, propone all’artista un contratto di 6 anni con l’incarico di realizzare i manifesti delle sue rappresentazioni sceniche dalla dama delle Camelie, a Giovanna D’Arco passando per Medea.

Manifesto teatrale di Gismonda

Manifesto teatrale di Gismonda

 

Questa collaborazione segna la consacrazione dell’ arte di Mucha, Parigi è letteralmente invasa dai poster degli spettacoli, il nome dell’artista è sulla bocca di tutti, i suoi disegni sono freschi, donano nuova linfa al panorama artistico parigino e non lasciano indifferenti. Il suo stile particolare e decisamente nuovo colpisce nel segno, l’impatto visivo è immediato e senza filtri tanto che il pittore viene notato dal mondo della pubblicità e degli stampatori e le più note aziende da Nestlè , a Moet Chandon se lo contendono commissionandogli non solo locandine ma arrivando alla decorazione del packaging o alla creazione di etichette come quella di un profumo fino ai disegni che impreziosiscono delle scatole per biscotti.

 

 

 

Decoro della scatola di biscotti per Lefevre-Utile

Decoro della scatola di biscotti per Lefevre-Utile

    Etichetta del profumo "Rodo"

Etichetta del profumo “Rodo”

La mostra è composta da oltre 200 dipinti attraverso i quali ripercorrere le tappe più importanti dell’evoluzione stilistica di Mucha e si articola in 6 sezioni:

Un boemo a Parigi;

Un creatore di immagini per il grande pubblico;

Un cosmopolita;

Il mistico;

Il patriota;

 L’artista-filosofo.

Noi , a questo punto, potremmo andare avanti con la descrizione delle opere di Mucha, mostrarvi altre fotografie e dirvi molte altre cose su questo artista dei fiori, delle vetrate e del bello, potremmo farvi scoprire anche l’uomo impegnato politicamente ed iniziato alla Massoneria, il marito dolce che come regalo di nozze disegna personalmente la collana da regalare a sua moglie ma in questo modo non vi faremmo nè un regalo , nè un favore ma solo un torto: vi ruberemmo la magia della scoperta.

Questo articolo deve  essere, semplicemente, la mano che vi tendiamo per catapultarvi nel suo mondo ma una volta dentro voi e solo voi dovrete scoprirne i profumi, le contraddizioni, i colori o in una sola parola il sangue pulsante e vivo della sua vita che era l’arte e dell’ arte che era la sua vita.

Possedeva grande espressività e un classico gusto aristocratico e poi c’era la particolare magia dei suoi movimenti, ogni caratteristica del volto, ogni piega dei suoi vestiti, era profondamente condizionata da un bisogno spirituale ( Cit)

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Sara Falciani