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12 Set

Alex Zanardi: un cuore turbo diesel!

La nostra sezione sportiva vogliamo inaugurarla facendovi conoscere più da vicino Alex Zanardi, ex pilota automobilistico vittima il 15 Settembre 2001 di un gravissimo incidente durante un Rally a Lausitzring in Germania, in seguito al quale il pilota perse immediatamente entrambe le gambe rischiando addirittura di morire dissanguato in pista. Pensate che prima di essere trasportato di urgenza all’ospedale di Berlino Alex aveva ricevuto l’estrema unzione da parte del cappellano della scuderia che, evidentemente, non sapeva ancora chi aveva di fronte. E già perché il pilota dopo 3 giorni di coma farmacologico, 6 settimane in ospedale e più di 15 operazioni non solo cominciò, una volta lasciato l’ospedale, il suo processo di riabilitazione ma con estrema tenacia nel giro di qualche mese tornò a camminare decidendo addirittura di tornare nel mondo delle corse.

Dopo il ritiro dall’automobilismo ha intrapreso una nuova carriera nel paraciclismo dove corre in handbike disciplina che negli ultimi anni gli ha regalato importanti e significative vittorie tanto da assicurargli la partecipazione alle Olimpiadi di Londra nel 2012 ed a quella di Rio che si stanno disputando proprio in questi giorni.

Noi a questo punto potremmo continuare a narrarvi la sua storia ed a parlarvi dei successi di un campione di quelli veri ma nella vita, uno sportivo che ha trasformato il suo incidente nello strumento che gli ha dato la possibilità di raggiungere traguardi mai sperati fino ad allora dimostrando al mondo intero che due gambe non potranno mai fermare un cuore che ha deciso di volare, ma oggi vogliamo che voi scopriate l’uomo prima che l’atleta attraverso le sue parole perché in quelle parole, in ogni singola parola, c’è la sua storia, ci sono le sue abissali paure, le sue profonde cicatrici, la sua forza disperata, la rovente passione che è stato il motore della rinascita ed in una sola parola…c’è la sua nuova vita.

Conoscilo anche tu e rimani senza parole di fronte a questo esempio di umiltà e tenacia che non conosce limiti. Prima di lasciarvi ai  suoi aforismi più belli vi sveliamo un’altra curiosità: Alex è molto amico di Claudio Costa, il famoso medico del motomondiale che cura i piloti con la sua clinica mobile. Il giorno in cui il medico andò a trovare Alex in ospedale dopo il suo incidente rilasciò questa dichiarazione: “Questo uomo tornerà a fare tutto quello che faceva prima, camminare, guidare, sciare e soprattutto portare in spalla suo figlio”.

Ebbene,  oggi Alex guida senza problemi, può tenere in spalla suo figlio, gareggiare e grazie ad alcuni sci speciali, riesce anche a sciare.

Ed allora…pronti, partenza, viaaaaa!

Quando mi sono risvegliato senza gambe ho guardato la metà che era rimasta, non la metà che era andata persa (A.Z)

Un giorno, scherzando sulla sua nuova condizione fisica ha affermato che se si dovesse rompere di nuovo le gambe, questa volta basterebbe soltanto una chiave a brugola per rimetterlo in piedi, e che ora non rischia più di buscarsi un raffreddore camminando scalzo.

Ci si può drogare di cose buone e una di queste è certamente lo sport

 

La vita è sempre degna di essere vissuta e lo sport dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni.

 

Non volevo dimostrare niente a nessuno, la sfida era solo con me stesso, ma se il mio esempio è servito a dare fiducia a qualcun altro, allora tanto meglio.

 

Alla fine lo sport, tutto lo sport, è questo. Guardare qualcuno che ottiene un grande risultato significa entrare nel percorso che l'ha portato ogni giorno a mettersi in gioco e fare il meglio che poteva. Ti fa dire: lo posso fare anch'io. Ancora di più se sei di fronte a uno che è partito senza gambe, braccia, vista o con un handicap mentale. Ti fa capire che quello che conta è il desiderio: se hai davvero deciso dove andare, l'ultimo tuo problema è diventare campione. Ti basta fare quella cosa lì. E magari diventi anche campione, l'entusiasmo è una spinta forte. Alex Zanardi

 

Sono un privilegiato che ha infilato dentro questa vita tante cose…». Forse troppe. «Ho capito che il segreto per vivere bene è godersi il percorso perché quando tagli il traguardo è finita e subentra sempre un po’ di malinconia.

 

In questi giorni Zanardi è a Rio per disputare le Olimpiadi alla soglia dei 50 anni ma per farvi capire quanto è avanti in tutto quel che fa nel caso gli dovesse chiedere cosa vede nel suo futuro vi risponderà :” Dopo Rio bisognerà un po’ ripensare tutto». Roma 2024, ammesso che prenda corpo e anima, è un progetto con cui ho messo una certa distanza: «Ho sentimenti contrastanti. Ogni volta che c’è stata un’opportunità di cambiamento, è stata trasformata in una chance per fare guai”.

Questo sotto il profilo sportivo perché l’uomo invece non ha dubbi su quello che sarà il suo domani: “Farò l’imprenditore. Ho tante idee in testa. Banalmente, anche nel campo dell’handbike: mi piacerebbe produrre un mezzo che possa essere usato anche dai normodotati».

E di fronte a questo genuino entusiasmo, questa “folle” lucidità, questa forza incrollabile a noi viene da chiederci chi sarebbero i normodotati anche se , in effetti, fermandoci solo un attimo a pensare ci renderemmo conto che la risposta è piuttosto semplice: i normodotati siamo noi perchè i “super eroi” sono loro, Alex e tutti gli atleti paraolimpionici e non che la loro battaglia la combattono tutti i giorni e che l’oro eterno l’hanno vinto il giorno in cui hanno deciso di non arrendersi perché consapevoli che seppur tra mille difficoltà ed indicibili sacrifici, come diceva qualcuno: “LIFE IS BEAUTIFUL ANYWAY”!!

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Sara Falciani